27 gennaio 2013 – “Il Giorno della Memoria”
“Coloro che non hanno memoria del passato sono condannati a ripeterlo”
(Primo Levi)
“Cari Concittadini, il Giorno della Memoria è la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto e in onore di coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.
Memoria è continuare a indignarci ogni qualvolta qualche individuo è discriminato per la sua presunta “differenza”. Solo così potremmo vivere e praticare ogni giorno lo spirito di questa Giornata.
Coltivare il ricordo di quei drammatici avvenimenti, che funestarono la storia dell’umanità intera, è un dovere civico e morale di tutti. E’ doveroso fermarsi a riflettere; per non dimenticare, per costruire insieme un mondo più giusto, fondato sul rispetto dei diritti umani.
In occasione della Giornata della Memoria si mantiene vivo il ricordo dello sterminio del popolo ebraico, della distruzione operata dalle guerre, della persecuzione e dell’intolleranza verso chi è definito “diverso”, ma soprattutto si vuole ricordare che sta a tutti noi operare per il rispetto tra i popoli e la pace, iniziando dal nostro luogo di vita e dalle persone che abbiamo intorno, per fare in modo che il mondo divenga migliore.
Ricordare è un dovere civile. Soprattutto abbiamo la responsabilità di informare le nuove generazioni e di formare quelli che dopo di noi si troveranno a reggere le redini dei poteri istituzionali, perché tengano ben presente ciò che gli uomini sono stati capaci di fare ad altri uomini, ed evitino di cadere nel baratro degli stessi errori.
In questa giornata mi preme ricordare, tra gli altri, un uomo morto da eroe per salvare migliaia di ebrei: Giovanni Palatucci, cui l’Amministrazione Comunale, il 29 gennaio 2010, ha intitolato un viale del parco Giovanni Paolo II.
Ultimo Questore di Fiume Italiana morto a 36 anni nel campo di concentramento di Dachau, Medaglia d’oro al Merito Civile per aver salvato la vita a ebrei durante la seconda Guerra Mondiale e, per questo, nominato “Giusto tra le Nazioni”.
Ecco che cosa NON dobbiamo DIMENTICARE: gli uomini che, come Giovanni Palatucci, hanno sacrificato la vita per gli altri.
Ricordiamolo con la frase che rappresenta il testamento spirituale:
“Ci vogliono dare a intendere che il cuore sia solo un muscolo e ci vogliono impedire di fare quello che il cuore e la nostra religione comandano”.
Il Sindaco – Antonino Savarino”
IL RESPONSABILE