Dopo le dichiarazioni del sindaco Savarino in risposta alla questione “merito”, da noi sollevata, nella scelta di assessori e consulenti della città e la relativa formale richiesta di pubblicazione online del curriculum, appare necessario sottolineare qualche ulteriore passaggio. Stante la necessità, così come dal sindaco affermato, di affidare “il governo della città alla gente perbene, non ai tecnici e ai politicanti” sarebbe utile conoscere quali siano i criteri per selezionare tali persone “perbene”. Il sindaco smentisce che la militanza politica sia il requisito fondamentale per la scelta degli assessori, rifiutando i politicanti come candidati al governo della città. Benissimo, siamo d’accordo. Ci vuole spiegare il sindaco Savarino, allora, come ha scelto la sua giunta? Quali sono i requisiti per cui una persona può essere definita perbene e di cuore nel governo della città? Dobbiamo chiedere l’elettrocardiogramma anzichè il curriculum a chi ci amministra? E ancora: gli assessori attuali non sono forse stati segnalati dai partiti verso cui il primo cittadino prende così ipocritamente le distanze? Ci spiace che in un momento di crisi profonda come questo il sindaco banalizzi una questione così importante. Di fronte alle difficoltà di bilancio, ai bandi europei, ai servizi che non partono occorrono persone con competenze specifiche, professionalità, esperienza e creatività. La città è stanca di presunta gente di cuore che ha grosse difficoltà dinanzi a questi temi. A ciò si aggiunga che lo status di atti pubblici, consultabili al Comune da tutti, dei curriculum degli assessori non supera il problema da noi fatto emergere. Non si tratta, infatti, semplicemente di forma ma di sostanza. Internet è facilmente accessibile e consultabile e abbatte le barriere tra amministrazione e cittadino creando le basi per una reale democrazia moderna e partecipata. Per quanto riguarda, infine la paventata finalità elettorale della richiesta, rivendichiamo il diritto, da liberi cittadini, di dare voce alla coscienza civica della città che sempre più si sente abbandonata dalla politica senza essere, per ciò solo, strumentalmente tacciati di fame elettorale. Diamo dei suggerimenti per migliorare la situazione difficile e troviamo le porte chiuse solo per una questione di opposizione ideale politica; è la dimostrazione palese di un’amministrazione irresponsabilmente chiusa di fronte al dialogo con i cittadini.
Per Arci La Locomotiva
Il Presidente
Lino Quartarone