Rosolini- Si è svolto presso il cine –teatro Santa Caterina, organizzato dall’Assessorato Comunale alla Cultura l’importante convegno sulla legalità, nell’ambito del progetto “Librinfest”. Un convegno che ha avuto come relatore il prof. Nicola Mannino, Presidente del Parlamento della legalità. Subito dopo la presentazione dell’ospite da parte del referente del progetto comunale prof. Giorgio Figura, ha preso la parola il Sindaco Antonino Savarino che nel suo brevissimo intervento ha rimarcato il concetto forte di come la legalità si debba costruire giorno dopo giorno, passo dopo passo, nella quotidianità senza andare andarealla ricerca di grandi gesti e eventi. “Il rispetto dell’altro – ha sottolineato Savarino – il rispetto delle regole del buon vivere, senza sopraffare gli altri significa rispetto delle legalità. Solo un’azione di lotta radicata saldamente nelle coscienze e nella cultura dei giovani, potrà acquisire caratteristiche di duratura efficienza, di programmata risposta all’incalzare del fenomeno criminale”. Da parte sua il prof. Mannino ha intrattenuto la platea in un appassionante quanto significativa testimonianza sul significato del binomio giustizia-legalità e sulle direttrici in cui si muove proprio il Parlamento della legalità. ” Il Parlamento della legalità –ha precisato subito l’oratore – nasce dalla necessità di fare prendere coscienza soprattutto nei giovani, i veri valori della giustizia, per la promozione di iniziative culturali a favore della vita, dell’amore in tutte le sue sfaccettature, del rispetto reciproco, di un atteggiamento ed un pensiero e stile di vita che diventano la prima arma contro il grigiore della mafia e della delinquenza” . Il presidente ha invitato ed incoraggiato tutti quindi tutti gli studenti ad essere sempre attivi nella lotta contro la mafia e l’illegalità. “Se riusciamo a comprendere che l’illegalità e quindi la mafia distrugge la nostra isola allora ci accorgiamo come bisogna combattere con forza e dimostrare che nella nostra terra c’è chi è orgoglioso di essere siciliano”.
Giuseppe Lorefice