Riceviamo e pubblichiamo
Ritengo utile entrare nel merito della questione che riguarda il paventato cambio di guardia ai vertici del Comando di Polizia Locale, vicenda che è stata oggetto di discussione in una riunione di maggioranza, dove a quanto sembra il Sindaco si è sbilanciato a considerazioni poco lusinghiere nei confronti dell’attuale Comandante.
Premesso che esternare giudizi su una persona in sua assenza è alquanto inopportuno e scorretto,ma sarà stata un’altra delle sue manifestazioni di scarsa lucidità, dovute alle pressioni che subisce quotidianamente da una parte politica arrogante che lo condiziona sin dal primo giorno del suo insediamento.
Da quella riunione di maggioranza è trapelata qualche indiscrezione sulla figura del nuovo “pre-scelto…” a quanto pare stretto parente di un grande amico e sostenitore politico del Sindaco, nonché mancato esperto tutto fare e marito di un consigliere di maggioranza.
Sono certo che il Sindaco Incatasciato farà tesoro dell’esperienza e delle stupidaggini del passato che lo hanno costretto in più occasioni a rivedere le sue decisioni con goffi e clamorosi dietro fronte. Valutando con serenità i rischi che corre assumendo un provvedimento fortemente lesivo nei confronti di un Comandante in carica.
Al Sindaco sicuramente non sfuggirà visto il bagaglio delle sue conoscenze giuridiche ed amministrative, che per rimuovere il Comandante bisogna prima valutarne la competenza, la professionalità e soprattutto tenere conto se l’interessato abbia raggiunto o meno gli obiettivi fissati dall’amministrazione.
Altro elemento importante e da non trascurare è quello di sentire il parere del Nucleo di Valutazione che per legge è deputato ad esprimere il proprio parere e se questo cozza con gli interessi politici di qualche satellite che illumina (male) un giorno si e l’altro pure il primo cittadino, non può comunque essere ignorato, perché in tal caso si potrebbero configurare illeciti di natura penale e relative conseguenze.
A meno che il Sindaco non ritenga degni di considerazioni il giudizio ed i pareri di detto organismo, scivolando magari per l’ennesima volta proprio su un’altra incresciosa leggerezza e superficialità che ha messo nei guai lui ed alcuni ignari giovani incaponendosi su un bando “farlocco” ( così definito ed a buon ragione dall’Avv. Gennaro), di cui poteva benissimo fare a meno.
Lo scrivente, tra l’altro essendo stato a suo tempo incardinato nei ruoli del Comando della Polizia Locale con la qualifica di Comandante prima e di Commissario negli ultimi mesi di servizio pre-pensionamento, è un profondo conoscitore della realtà del Comando e può senza dubbio riconoscere al Comandante in carica un inequivocabile profilo di correttezza, diligenza, capacità e professionalità nell’espletamento del proprio dovere, sia prima quando mi coadiuvava come vice-Comandante sia dopo, pur tra mille oggettive difficoltà a causa della seria carenza di organico.
Infatti, va dato atto che a fronte di Circa 40 unità previste come per legge in un Comune come il nostro, l’attuale Comandante con grande sacrificio personale riesce ad assicurare i servizi essenziali con solo nove agenti in servizio che devono alternarsi nell’arco delle 12 ore tra mattina e pomeriggio.
Lo stesso dicasi degli ausiliari del traffico i quali pur essendo limitati nelle loro mansioni poiché utilizzabili solo per la sosta si fanno in quattro per assolvere al meglio anche altre funzioni, con grande spirito di sacrificio e per giunta demotivati e mal pagati da un Sindaco a dir poco ingrato e indifferente alle legittime richieste degli stessi.
Si potrebbe spezzare una lancia in favore del Sindaco nella eventualità che il siluramento dell’attuale Dirigente fosse dovuto alla necessità di dare un segnale di vero rinnovamento al corpo di Polizia con la nomina di un Comandante esterno come figura nuova ed autorevole capace di dare un impulso più incisivo al tutto il contesto in generale, ma se tutto questo è unicamente una manovra per fare fuori un Comandante scomodo che a dato prova di serietà e correttezza sostituendolo con un soggetto di cui buona parte del personale del Comando ed anche il sottoscritto ritiene inadeguato a ricoprire un ruolo così delicato, per averne sperimentato di persona le sue scorrettezze, sarebbe un provvedimento viziato già all’origine perché rappresenterebbe una palese ingiustizia e un inequivocabile atto clientelare tendente ad appagare l’ennesima e famelica richiesta di una parte politica.
Con l’aggravante che il danneggiato a tutela dei suoi diritti impugnerebbe l’atto, con molte probabilità di successo che vedrà l’Ente costretto a soccombere ed a pagarne le conseguenze anche economiche.
Per concludere sono fiducioso nel buon senso del sindaco, che non si farà condizionare nell’adottare dei provvedimenti non solo discutibili sotto l’aspetto legale, ma lesivi della onorabilità e della dignità di un Comandante che si è sempre distinto per abnegazione ed attaccamento al proprio dovere.
L’ex Assessore Provinciale
Aurelio Basilico