Solidarietà, sconcerto e sdegno. Sono i sentimenti che esprimo per il vile atto intimidatorio consumato stanotte ai danni della famiglia Candiano e del Consigliere comunale Andrea.
Siamo a fianco del collega Andrea Candiano rappresentante della comunità in consiglio comunale, della sua famiglia e di tutti i lavoratori impegnati nell’azienda agricola che conducono e che rappresenta una delle eccellenze del nostro territorio, tra le più positive, dinamiche e conosciute. Auspichiamo che la coscienza civile spazzi definitivamente dal nostro territorio questa cultura del sottosviluppo e della condanna a ruoli di marginalità.
Sono certo che non si lasceranno scalfire da questo episodio che offende e mina una delle aziende più produttive della nostra terra e che impiega centinaia di persone.
L’intimidazione ai danni della famiglia Candiano è l’ennesima dimostrazione che qualcuno a Rosolini crede di poter condizionare con gesti vili, il percorso di legalità e l’impegno per la nostra terra, di quanti combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l’incultura dell’impresa, nel tentativo, per noi vano, di mortificare non solo la vittima ma un’intera comunità, le istituzioni e quanti con le rappresentano con onore.
Dopo gli incendi ad autoveicoli di privati cittadini, di rappresentanti delle istituzioni, del Vice Comandante dei Vigili Urbani etc., ritengo doveroso andare oltre lo sforzo già in essere delle forze dell’ordine nel controllo del territorio, al fine di portare serenità in una comunità che sente addosso la prepotenza di gruppi che periodicamente tentano di sovvertire l’ordine pubblico costituito.
Quale primo rappresentante dei cittadini, non posso esimermi dal segnalare, che quest’ultimo avvenimento, cade a ridosso delle elezioni amministrative e che Andrea Candiano è consigliere comunale che sostiene l’attuale amministrazione comunale. Probabilmente, qualcuno pensa di poterci intimorire nella speranza che potremmo scegliere di lasciare e di consegnare la città nelle mani di chi ha brama di potere e che gioca con il fuoco al fine di poter indurre le vittime di tali vili gesti a lasciare l’impegno politico o modificare le attuali posizioni politiche.
Combatteremo con tutte le nostre energie questo malcostume e rinnoviamo l’impegno ad andare avanti con rinnovato vigore, vicini alla gente e lontano dagli intrighi, nella consapevolezza che la nostra azione amministrativa sia stata fino ad oggi quella più giusta ed incisiva per il bene della collettività, e tutto ciò, inevitabilmente può scatenare molti odi.
Nel mio ruolo istituzionale di Sindaco chiamerò S.E. il Prefetto di Siracusa al quale chiederò ancora una volta la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con all’ordine del giorno l’incendio della abitazione della famiglia Candiano e del consigliere comunale Andrea. Nel mentre, auspico che gli organi inquirenti possano con urgenza individuare i responsabili di tali vili gesti e assicurarli alle patri galere.