Rosolini- Sembrava proprio che, dopo trenta lunghi anni, anni l’immobile di via Sipione dove sino allo scorso anno scolastico trovava sede l’IPAA, la sezione staccata rosolinese dell’ Istituto Agrario di Pachino, potessero ritornare al legittimo proprietario, il Comune, nell’arco di pochissimo tempo per potervi trasferire alcuni uffici comunali e invece pare che i tempi siano destinati ad allungarsi. Detti locali infatti erano rimasti vuoti dopo che la sede l’Istituto era stata trasferita nell’ex Istituto delle Suore di Sant’Anna in via G. Meli. A riconsegnare l’immobile al Sindaco Savarino, l’allora Assessore Provinciale Tino Di Rosolini che per l’occasione tenne lo scorso mese di maggio, assieme ai dirigenti scolastici hanno tenuto una conferenza stampa in loco. Al termine di detta conferenza stampa si era concordato inoltre che tecnici provinciali e comunali, congiuntamente, effettuassero un sopralluogo per valutare quali fossero stati gli interventi necessari da effettuare per renderle l’immobile adattabile alle esigenze degli uffici comunali che vi verranno allocati tenendo presente della posizione del luogo posto in una zona nevralgica cittadina. Niente dunque di tutto questo perché con una nota, pervenuta al Sindaco, alla fine dello scorso mese di luglio, l’Ente Provincia comunicava che i locali non potevano essere restituiti essendovi allocati negli stessi i laboratori e le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività didattica. Pronta la risposta del Sindaco Savarino che afferma: “ Spiace veramente constatare come la Provincia di Siracusa, dopo che, alla presenza dei responsabili dell’istituto, della stampa locale, ebbe a riconsegnare l’immobile al nostro Comune i locali di che trattasi, abbia cambiato improvvisamente e incomprensibilmente atteggiamento. E’ noto altresì che nel corso della stessa conferenza stampa si era convenuto che la consegna materiale dell’immobile era sospesa in attesa di una perizia di stima dei lavori da di ripristino da parte della Provincia e dare tempo altresì ai responsabili scolastici di provvedere all’asporto delle ultime suppellettili che ancore vi si trovavano dentro”. Evidente il disappunto del primo cittadino che aveva già dato le opportune disposizioni ai tecnici comunali di predisporre il trasferimenti di alcuni uffici comunali, che avrebbe rappresentato un ulteriore passo verso l’obiettivo dell’amministrazione comunale teso alla eliminazione quanto più possibile di affitti di immobili privati che gravano sull’asfittico bilancio comunale. “Un tale comportamento – afferma ancora Savarino – evidenzia un comportamento contraddittorio dell’Ente Provincia, considerato anche che nell’immobile di via Sipione tutti i locali sono vuoti fatta eccezione forse per una stanza. E’ impensabile dunque che si blocchi un intero edificio e negarlo alla comunità cittadina che alla fine è la legittima proprietaria”. Parole chiare quelle del primo cittadino che non nessuna intenzione di mollare e di chiudere la querelle nell’arco di pochissimi giorni attivando tutto quanto necessario per mettere la parola “fine” alla vicenda.
Giuseppe Lorefice