Rosolini- La risoluzione delle problematiche relative allo smaltimento delle carcasse animali è uno degli obiettivi prioriatri che il neo assessore provinciale all’agricoltura, dott. Franco Latino, intende portare a soluzione nel più breve tempo possibile. Ecco allora al via gli incontri con tutti i Sindaci o loro delegati della Provincia per concordare il da farsi. Due già gli incontri organizzati dai risultati, giudicati, dallo stesso assessore, abbastanza soddisfacenti .” Debbo innanzitutto -afferma Latino – ringraziare i sindaci aretusei per la loro fattiva collaborazione a significare come la problematica esiste ed è sentita. Sicuramente il problema legato allo smaltimento delle carcasse animali è di grossa portata perchè si collega all’inquinamento ambientale. Un bovino, un ovino o qualunque altro animale, quindi, che giunge a morte in una azienda zootecnica diventa, per l’allevatore, qualcosa di cui disfarsi immediatamente, per motivi facilmente comprensibili. Spesso la via più semplice e più economica, è quella di abbandonare le carcasse in cave o terreni abbiandonati. Un malcostume che con il passare del tempo provoca un inquinamento del sottosuolo dalle conseguenze immaginabili. Ecco allora che occorre un intervento energico da parte delle istituzioni che punti oltre ad una azione di sensibilizzazione anche ad un sostegno economico per gli allevatori in quanto il costo per smaltire una carcassa legalmente è abbastanza consistente. La strada da percorrere, sulla base delle considerazioni emerse nel corso degli incontri è innanzitutto venire incontro alle esigenze degli allevatori principalmente a causa della scarsità di impianti adatti e le necessità di trasporto mediante imprese autorizzate che fanno lievitare consistentemente i costi delle operazioni di smaltimento.” E proprio sull’abbattimento dei costi che focalizza la sua attenzione Latino. ” Oggi l’allevatore per smaltire una capo bovino spende mediamente tra le 350-400 euro. Da qui la necessità di intervento da parte dell’Ente pubblico. Nel progetto che come assessorato provinciale stiamo cercando di mettere in essere, la Provincia Regionale sotto l’aspetto economico dovrebbe intervenire al 50%.E allora come primo atto sarà quello di ottenere dalle ditte specializzate una sostanziale riduzione del costo iniziale portandolo alla metà, circa 200 euro. Di questa somma, attraverso la sottoscrizione di un protocollo tra Provincia, Comune e ditte, il 50%, quindi 100 euro, sarà a carico della Provincia, il rimanente 50% verrà suddiviso per metà tra Comune residenza dell’allevatore e metà tra lo stesso allevatore.In sostnaza, dopo la sottoscrizione di questo procollo l’allevatore andrà a pagare solamente una cifra che oscilla tra le 40/50 euro”. L’attenzione dell’assessore Latino è puntata anche sui piccoli animali,ovvero non da reddito o di compagnia, perchè anche in questo caso si tratta di carcasse e come tali potenziali elementi inquinanti in caso di ilegale smatimento. “Il progetto elaborato – prosegue Latino – prevede in questi casi che ogni Comune si doti una apposita cella frigorifera per lo stoccaccio di questi animali siano essi randagi o domestici. Come per i capi di alloevamente, anche per questo tipo di carcasse la Provincia interverrà per la metà del costo e l’altra meta a carico del Comune qualora si tratti di randagio, oppure in quota parte con il proprietario se trattasi di animale domestico”
Giuseppe Lorefice
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