Ieri mattina due squadre di volontari con le rispettive ambulanze, accompagnate dal governatore Nino Savarino, rispondendo all’invito rivolto dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, sono schierate davanti alla locale caserma dei carabinieri per rendere omaggio al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso nella notte fra il 25 e 26 luglio da due americani mentre svolgeva il suo servizio.
Accolti dal comandante della stazione, Maresciallo Giuseppe Vaccaro, e da un picchetto d’onore di tre carabinieri, i volontari manifestano il loro cordoglio per il lutto che ha colpito l’Arma e l’Italia intera.
“Proprio in questo stesso momento, tutte le Misericordie italiane si trovano, come noi, nelle varie caserme dei carabinieri per onorare Mario Cerciello Rega” ha avuto modo di affermare il Governatore Nino Savarino rivolgendosi al Maresciallo Vaccaro. “É una grave perdita per tutti, – ha proseguito il Governatore – perché colpisce nel cuore i nostri carabinieri, che sono uno dei pilastri della democrazia italiana e incrollabile baluardo della nostra società. Il vicebrigadiere Cerciello Rega dedicava il suo tempo anche per aiutare le persone che soffrono. Come noi, anche lui era un volontario. Impegnato fra i senza tetto e barelliere per l’Ordine di Malta era sempre disponibile laddove c’era bisogno di aiutare qualcuno. Mario era una persona buona, di quella bontà cristiana che fa nuove tutte le cose. La prego comandante di trasmettere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e all’intera Arma”.
Il Maresciallo Vaccaro, nel ringraziare i nostri volontari per il bel gesto di vicinanza, assicura il suo interessamento.
Poi tutti osservano un minuto di silenzio in concomitanza con la celebrazione dei funerali del vicebrigadiere a Somma Vesuviana.
Alla fine, il suono della sirena delle ambulanze ha ricordato a tutti l’ineluttabilità del dovere e del servizio, anche quando il cuore é triste e angosciato e la mente pretende giustizia.
“ L’emozione é tanta,- conclude Savarino – come tanta é la rabbia per una perdita inconcepibile, difficile da accettare se non nella speranza cristiana. Mai più morti, mai più violenze, mai più illegalità: é questa la preghiera e l’auspicio di tutti i volontari”.