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“Per un tozzo di pane che gli è dovuto, debbono pagare pure gli interessi bancari. Roba da matti”.Per il consigliere di opposizione Giovanni Spadola è diventata oramai insostenibile ed inaccettabile la situazione sul mancato pagamento degli stipendi agli oltre 200 dipendenti comunali di Rosolini. “Da tre mesi non percepiscono il salario e ci avviamo verso la quarta mensilità – dice il leader di Giovani Rosolini – ma adesso siamo a vere e proprie oscenità. I lavoratori mi hanno riferito che il ragioniere capo del Comune avrebbe parlato di un’anticipazione di due stipendi da parte di una banca, ma c’è un ma… l’istituto di credito prenderebbe un interesse sulla cifra dell’1 per cento. Interesse trattenuto al lavoratore e non all’Ente comunale ‘moroso’ che non riesce più a rispettare le naturali scadenze”.Giovanni Spadola si interroga: ma fino a quando potrà andare avanti questa situazione? “Non ho neppure considerato gli straordinari maturati, le indennità, il rischio che i lavoratori debbono percepire e mi chiedo come può una famiglia monoreddito andare avanti? C’è chi a Rosolini, oggi non ha un centesimo per fare la spesa ed è costretto a rivolgersi alle associazioni caritatevoli, ma c’è da far fronte anche alle bollette energetiche, perchè all’Enel non gli importa nulla se non percepisci lo stipendio. Se non paghi ti taglia la luce. Ed ancora ci sono lavoratori che si fanno prestare denaro per garantire lo studio ai figli. A questo punto – conclude Spadola – serve una interlocuzione con il governo centrale, considerata la sordità di quello regionale e poi capire se questa amministrazione vuole mettere in atto il piano di riequilibrio. Lo abbiamo chiesto più volte, ma finora, zero risposte. E nel frattempo i nostri lavoratori muoiono di fame. Una vergogna senza fine”.