L’incontro si è svolto domenica 29 aprile all’auditorium comunale “Attilio Del Buono”
Rosolini, 2 maggio 2018 – Un incontro tra i cittadini e la coalizione che sosterrà il candidato sindaco Pippo Incatasciato alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno a Rosolini, per spiegare le linee programmatiche che si vogliono adottare per risolvere i problemi della città e per iniziare un percorso di crescita economica e sociale.
«Questa coalizione è formata da persone che credono in un progetto comune – ha dichiarato Pippo Incatasciato -, non ci siamo incontrati per caso ma per un motivo ben preciso. Rosolini ha bisogno di una squadra con un grande cuore e una grande anima, che si spenda gratuitamente per la città mettendo da parte gli “affari”, che hanno guastato la politica degli ultimi anni. Il nostro progetto non nasce dal nulla – ha proseguito Pippo Incatasciato –, ma si è formato continuando a ragionare in maniera trasversale, unendo individui e intelligenze competenti e che hanno il coraggio delle scelte. In questi cinque anni siamo stati vicini ai cittadini e alle loro istanze, dimostrando che la politica si può fare anche dall’opposizione e che non servono posti istituzionali per lavorare per il bene della città».
Parola chiave della serata è stata #comunità, declinata nei suoi specifici significati da Pippo Incatasciato e dai vari relatori che si sono succeduti sul palco, quella comunità che a Rosolini va ricostruita e rafforzata tramite legami di solidarietà, per poter gettare le basi di una convivenza solida e poter entrare a testa alta in Europa e nel nostro futuro.
A presentare le varie porposte per i campi fondamentali da trattare sono stati dei relatori esperti in ognuno di questi campi, che hanno portato esempi di soluzioni applicabili alla nostra realtà territoriale per permettere una rinascita di Rosolini.
#territorio. Dell’argomento si è occupato il geometra Carmelo Di Stefano, ex assessore ai Lavori Pubblici del nostro Comune. Il punto focale dell’intervento è stato il Piano regolatore generale, che a Rosolini si basa su una legge del 1942. La proposte che noi intendiamo applicare per risolvere la questione è quella della volumetria perequativa, applicando una volumetria virtuale uguale per tutti in modo che non ci siano cittadini più o meno fortunati in base a dove si trovano i loro possedimenti. Non è una fantasia, ma ci sono tanti Comuni dell’Emilia Romagna e lo stesso Comune di Roma che stanno già applicando questo metodo.
#sociale. A parlare dell’ambito sociale è stato Tonino Basile, giovane giurista. L’intervento si è concentrato sulla crescita che non deve però lasciare indietro nessuno, attraverso una sinergia che comprenda tutti gli operatori del sociale per capire dove agire, con l’intervento dell’Amministrazione. Il disagio della compravendita dei voti, che la nostra città sta attraversando proprio in questo periodo, proviene dalla mancanza di aiuti: una persona che ha la dignità di un lavoro è libero nelle sue scelte, non ha nessun tipo di condizionamento; se però questa dignità gli viene tolta, è facile che qualcuno riesca ad approfittarsene e a condizionare le sue scelte. Noi vogliamo lavorare su questo, garantendo ad ognuno la dignità della libera scelta.
#sviluppo. Ad occuparsi dell’argomento è stato Salvatore Spadaro, commercialista e profondo conoscitore della storia di Rosolini. È necessario, per garantire uno sviluppo alla nostra città, consegnarla non in mano a dei politici, ma a degli amministratori che, come padri di famiglia coscienziosi, sappiano capire quali sono i problemi che vanno affrontati dal 2018 al 2023. I primi tre punti da affrontare sono la pulizia, l’ordine pubblico e l’efficienza. Tuttavia queste cose da sole non bastano: la nostra città non può andare avanti se non si capisce che dobbiamo puntare sull’economia turistica, rivalutando le bellezze e le risorse del nostro territorio.
#sviluppo. Altro intervento sul tema è stato quello di Luigi Calvo, portavoce di “Forza Rosolini”. Il compito dell’Amministrazione che guiderà la città per i prossimi cinque anni sarà quello di fare scelte importanti, che metteranno le basi per il futuro dei nostri figli. Rosolini ha bisogno di persone che sappiano progettare e programmare. I problemi di Rosolini non sono di destra o di sinistra, sono di tutti i rosolinesi che hanno a cuore le sorti della loro città. Dignità, sacrificio e passione sono i valori che devono tornare a Rosolini, per riuscire ad avviare davvero un percorso di rinascita per il futuro nostro e dei nostri figli.
#ambiente. Della questione ha trattato Corrado Scatà, presidente dell’associazione “A zampa tesa”, che ha basato il suo intervento sul randagismo. Il problema, che apparentemente riguarda solo gli “animalisti”, in realtà riguarda tutti noi sia dal punto di vista sanitario che economico. Il randagismo è un problema sanitario perchè i cani che girano liberi per la città sporcano in giro, cosa che può diventare veicolo di malattie. È anche un problema di sicurezza, ma soprattutto è un problema economico: ogni anno, la spesa per il randagismo è di oltre 100 mila euro. Poco più della metà di questa spesa viene impegnata per mantenere i cani randagi che da Rosolini vengono ospitati e mantenuti nella struttura del canile convenzionato di Sortino. Il resto delle spese viene impegnato per accalappiamento, sterilizzazione, reimmissione nel territorio e tutte le procedure necessarie. Questo è uno degli aspetti che vanno trattati se vogliamo diventare competitivi nel settore turismo.
#cultura. A declinare il tema è stato il giovane Gianluigi Pitrolo, presidente dell’associazione “La giovane arte” e rappresentante del movimento “Rinnoviamo Rosolini”. I giovani sanno mettersi in gioco ed essere produttivi, devono essere valorizzati. Il rilancio sociale ed economico della nostra città passa attraverso i giovani e attraverso un investimento cospicuo sulla cultura, uno dei valori fondamentali per la libertà delle persone, perchè la conoscenza ed il sapere forniscono gli strumenti necessari per aprire nuovi campi di opportunità e di libertà di espressione. Per questo motivo la cultura deve essere accessibile e fruibile a tutti, e devono nascere nuovi spazi di dialogo tra le diverse realtà che operano sul territorio. La cultura è un diritto civile e sociale di tutti.
#comprensorio. L’argomento è stato trattato da Salvatore Cavallo, Direttore scientifico del Consorzio universitario del Mediterraneo orientale. Per affrontare il futuro dobbiamo costruire una comunità solida e solidale, in cui le distanze tra i vari soggetti, sia privati che pubblici, siano più corte possibile. Il capitale sociale deve accrescere quello economico, e viceversa. I progetti che sono stati realizzati in sinergia tra le imprese, tra le amministrazioni e tra i diversi soggetti protagonisti a vario titolo sono stati un successo e hanno portato ricchezza, che è stata distribuita nel territorio. La comunità è la vera protagonista del futuro, e se riusciamo a costruire una comunità solida che abbia le basi nella solidarietà allora potremo tranquillamente affrontare il futuro. Lo sviluppo di Rosolini e quello dell’intero comprensorio sono strettamente collegati, non ci sarà sviluppo per l’una se non ci sarà anche per l’altra.
#politica. Ad occuparsi dell’argomento è stato Piergiorgio Gerratana, consigliere comunale uscente per il Partito democratico. Dobbiamo ridefinire e rifondare i presupposti su cui si basa la nostra comunità, tenendo presente che i destini di tutti sono legati strettamente, e che il passo in avanti di qualcuno non ha senso se non viene accompagnato dal passo in avanti degli altri. Bisogna ridisegnare la struttura amministrativa del nostro Comune, creando un settore che riguarda lo sviluppo economico della città. È fondamentale inoltre creare una corretta gestione dei tributi, che garantiscono a tutti i servizi fondamentali di cui si ha necessità. Non possiamo negare che tanti dei cittadini che non pagano i tributi lo fanno perchè non ne hanno la possibilità. Noi vogliamo essere la prima amministrazione a realizzare il baratto amministrativo, permettendo a chi non può pagare i tributi di fare la propria parte per la comunità offrendo un servizio utile.
Di risanamento delle casse comunali ha invece parlato Pippo Incatasciato, che ha indicato come punto cardine della manovra tributaria la raccolta differenziata: tramite i ricavi di una raccolta ben fatta si può infatti arrivare al risparmio per il cittadino.
La nostra città ha bisogno di un cambio generazionale, deve uscire dal sistema marcio in cui è precipitata. Solo in quel momento si respirerà aria nuova e si potrà davvero lavorare per il bene della città e dei cittadini.