Rosolini si è stretta oggi pomeriggio attorno ai familiari di Saro Ignaccolo, u “zu Saru” come affettuosamente era chiamato da tutti, sportivi e non, rimasto vittima del tragico incidente stradale di martedì mattina 16 agosto scorso sull’ autostrada Rosolini – Siracusa nei pressi di Cassibile.
Il rito funebre ha vissuto due momenti particolari. Il primo, presso lo stadio comunale “Salvatore Consales”, sul manto erboso a lui più caro, dove Dirigenti, atleti e sportivi tutti gli hanno tributato l’ultimo saluto. È’ stato il Presidente del sodalizio granata Piero Errante a nome della Rosolini sportiva ad esprimere il cordoglio ai familiari dello “zio Saro”.
“Non mi sembra vero, ha detto Errante. Sto ancora sperando di svegliarmi da un brutto sogno, sto sperando di rendermi conto che sei qui è che stai arrivando con il solito sigaro a battermi la spalla e dirmi ” Presidente mio…”. Invece no, invece oggi sono qui a casa tua insieme, qui dove tranquilli , c’è u zu Saru, qui dove oggi sono costretto a salutarti per l’ultima volta amico io. È straziante. Fa male. Troppo. Non riesco ad accettare l’idea di non averti più al mio fianco, sentirti rompere la tensione pre partita con il solito sorriso contagioso, con il solito “oggi vinciemu “, con la solita presenza vera, forte. Senza mai abbandonare la squadra anche con centinaia di chilometri in mezzo. Non esistono parole per spiegarti il bene e la stima che tutti noi proviamo per te e quanto la tua presenza sia stata fondamentale per questa Società che non sarà più la stessa. A nome dei nostri ragazzi, come li chiamavi tu, degli altri dirigenti, di tutti quelli che ti hanno conosciuto ed in particolare a nome mio e della mia famiglia, ti dico : ciao caro amico mio, compagno di avventure…oggi va via un pezzo del mio cuore, della mia vita…ciao ziu Saru”.
Il secondo momento in Chiesa Madre dove è stato celebrato il rito funebre officiato da don Bruno Carbone e don Sebastiano Sessa. Una chiesa gremita da una folla commossa di parenti, amici, dirigenti e atleti dell’Asd Città di Rosolini e anche tanta gente comune che ha voluto rendere l’ultimo omaggio a Saro.
Don Bruno nella sua omelia nel ricordare la figura di Saro, disponibile e premuroso con tutti, ha avuto parole di conforto per i familiari, colpiti dalla terribile tragedia.
All’uscita un grande e lungo applauso ha salutato la bara ricoperta di fiori e della maglia granata da lui tanto amata.
Lorefice Alberto