Con la nota del 10.10.2011, accusata in pari data al Protocollo Generale del Comune di Rosolini al n. 29842, il Consigliere comunale Salvatore Latino ha chiesto di sapere “se questa Amministrazione intenda perseguire un’opera di concertazione con le risorse umane stabilizzate, promuovendo degli incontri con i lavoratori al fine di ascoltarne ed, eventualmente, accoglierne le richieste”.
La risposta a tale interrogazione non può che essere positiva, atteso che questa amministrazione attiva ha sempre promosso incontri e confronti con i protagonisti sociali interessati alle sue scelte amministrative, come è avvenuto, in modo ancor più pregnante durante l’iter di stabilizzazione dei dipendenti precari, allorquando si sono susseguite numerose riunioni sia con il personale che con i loro rappresentanti di categoria.
Proprio in ragione di questo nostro modus operandi mi corre l’obbligo, tuttavia, evidenziare alcune inesattezze contenute nelle “premesse” dell’interrogazione di cui in oggetto.
Non risulta al vero l’affermazione che “l’avvenuta stabilizzazione dei lavoratori precari…… ha favoritolo stato di agitazione venutosi a creare fra i dipendenti in seguito alle scelte operate ( dall’Amministrazione Comunale) che non ha tenuto conto degli effetti potenzialmente negativi derivanti dalla disparità di trattamento riservata al personale”.
Ed invero nessuna disparità di trattamento è stata mai riservata al personale. Al contrario, la stabilizzazione dei precari è stata incentrata sull’assoluta perequazione di tutte le posizioni dei dipendenti i quali, lavorando per un numero di ore diversificato, sono stati tutti stabilizzati per lo stesso numero di ore, pari a 25.
E’ di tutta evidenza, pertanto, che la procedura di stabilizzazione, che è stata totalmente condivisa da tutti i lavoratori che liberamente e convintamente hanno sottoscritto il relativo contratto, non ha favorito alcuno stato di agitazione fra i dipendenti; stato di agitazione che di fatto è limitato solo a pochi lavoratori, individuati per lo più nell’ambito della Polizia Municipale e per i quali si sono già tenute apposite riunioni.
Giova precisare, in proposito, che la stabilizzazione ha comportato il declassamento da “C” a “B” dei lavoratori ex precari in ossequio alle disposizioni di legge in materia.
Nell’ambito dei lavoratori che svolgono la loro opera presso il comando di Polizia Municipale, il declassamento sta comportando problemi legati alle mansioni tipiche dei vigili urbani.
Le problematiche in parola sono comuni a tutte le Amministrazioni locali siciliane e si spera che non tardi ad arrivare una legge regionale che risolva la questione.
Nelle more, comunque, questa amministrazione sta predisponendo uno studio, per il tramite dell’Ufficio del Personale e della Direzione Generale, per consentire a tutti i dipendenti impiegati presso il comando di P.M. di svolgere a pieno le proprie mansioni.
Per quanto fin qui esposto si ribadisce che questa amministrazione intende continuare, come peraltro sta continuando, a promuovere incontri con i lavoratori e i loro rappresentanti.
Tanto per dovere.
Il Sindaco
Antonino Savarino
S I N D A C O
Rosolini, 17.10.2011
Al Consigliere Comunale
Salvatore Latino
Oggetto: Risposta scritta alla interrogazione circa la riapertura dell’asilo nido comunale a Rosolini.
Con nota del 07.10.2011, accusata in pari data al protocollo generale del Comune al n. 29720, il consigliere comunale Salvatore Latino, nell’ambito delle problematiche legate alla riapertura dell’asilo nido comunale, chiede di sapere:
1. se questa Amministrazione intenda concretizzare la semplice dichiarazione rilasciata ai giornali dal Sindaco, consistente nella proposta di cedere i locali in comodato d’uso gratuito a qualche cooperativa disposta a gestire il servizio di asilo nido a costo zero o quasi per il comune;
2. se questa amministrazione … intenda avviare una procedura negoziata, in conformità all’art.5, comma 2 della legge 328/2000, ossia mediante avviso pubblico in cui saranno indicati specifici criteri di aggiudicazione, con un sistema di valutazione volto a garantire la massima trasparenza ed obiettività;
3. se questa amministrazione intenda reintegrare le unità lavorative precedentemente impiegate presso l’asilo nido.
In merito si osserva.
L’Asilo nido comunale ha visto, nel corso del mio mandato, numerosi interventi dell’Amministrazione Attiva tesi a razionalizzare le risorse ed assicurare la continuità del servizio, avendo sempre cura di assicurare, in discontinuità con il passato, il mantenimento del livello occupazionale e del posto di lavoro delle operatrici impiegate.
A tal riguardo, approfitto della presente per ringraziare tutte le operatrici per la professionalità e la competenza dimostrate nello svolgimento della loro opera, che ha riscosso l’apprezzamento unanime dei genitori.
Anche sotto questo aspetto, ma ancor di più per l’utilità sociale che rappresenta l’Asilo Nido è uno dei servizi che più stanno a cuore all’Amministrazione Comunale.
Pur tuttavia codesto servizio, in ragione dell’imperante crisi economica, dei tagli continui di risorse da parte di Stato e Regione e delle ultime manovre finanziarie che stanno penalizzando in modo assolutamente inaccettabile gli Enti Locali, già stretti nella morsa di regole proibitive per il rispetto del patto di stabilità, deve necessariamente essere ripensato sia in termini culturali (non è e non può essere un servizio di mera assistenza), sia in termini economici (deve essere un servizio a costo zero per l’ente o con un costo tendente allo zero), sia infine in termini partecipativi (è bene promuovere forme di partecipazione dei soggetti economici, associazioni o cooperative che salvaguardino il livello occupazionale).
Premessa imprescindibile di ogni discussione o progettualità legata all’asilo nido è quella della limitatissima disponibilità di risorse finanziarie che non consente di affidare il servizio alle condizioni di cui ai precedenti anni.
La presenza di idonei locali, la compartecipazione delle famiglie e quella minima del Comune, riteniamo possano consentire la riapertura del servizio, già a partire dal prossimo anno.
A tal fine, l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune sta predisponendo i nuovi criteri di aggiudicazione da proporre ai soggetti interessati al fine di assicurare la massima trasparenza ed obiettività.
Con riguardo alla “reintegrazione” delle unità lavorative precedentemente impiegate presso l’asilo nido, l’auspicio dell’amministrazione è che essa possa avverarsi tenuto conto delle norme in materia.
Auspico che le lavoratrici riescano esse stesse a partecipare, nelle forme di legge, alla riapertura del servizio.
Tanto per dovere
Il Sindaco
Antonino Savarino