“Nonostante la vocazione agricola del sud-est siciliano e l’impegno delle numerose imprese presenti su questo territorio, i produttori soffrono la scarsa redditività. La causa, però, per una volta non è la concorrenza estera o il potere della grande distribuzione, ma la mafia. Qui la mafia, con la forza dell’intimidazione, ricopre una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma dei prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e del commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza”. È il commento della deputata siciliana Maria Marzana, esponente M5S in commissione Agricoltura, all’indagine “Robin Hood” condotta per circa due anni dalle Forze dell’Ordine del territorio nei confronti del clan Triglia, l’associazione di stampo mafioso che opera nella parte sud della provincia di Siracusa, nei territori di Noto, Avola, Rosolini e Pachino, e che ha condotto la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Siracusa ad emettere 13 provvedimenti di misura cautelare.
“Rivolgo un grande plauso alla Polizia di Stato, alla Squadra Mobile, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa ed al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Siracusa – prosegue – a cui va tutto il nostro sostegno per la tutela della filiera agroalimentare siciliana”.