Eva Brugaletta-
Rimette il mandato alla Commissione provinciale per il congresso, il riconfermato segretario del Partito democratico, Gianni Stornello, rieletto sabato scorso, annunciando battaglia ai franchi tiratori, sostenitori delle larghe intese col Pdl alle quali egli non s’è piegato, che hanno tentato di boicottare la sua candidatura: si spaccano i democratici anche ad Ispica, durante un congresso «all’insegna dell’inciucio», in linea con la disastrosa situazione provinciale.
I partecipanti al congresso cittadino del Pd hanno riconfermato per acclamazione il segretario uscente Stornello. In una successiva e «irrituale» votazione segreta richiesta da alcuni iscritti, Stornello riportava 31 voti a fronte di 36 schede bianche. Un «segnale» al segretario, che oggi denuncia «viltà e doppiezza» di alcuni dirigenti, domandandosi il motivo per il quale «quanti si sono organizzati a far votare in segreto scheda bianca, non abbiano presentato candidature alternative o fatto andare avanti quella ritirata (di Giovanni Gambuzza n.d.c.), millantando un’unità di partito che, nei fatti, non esiste».
Stornello rimette quindi il mandato alla Commissione provinciale poiché «non intende essere un segretario dimezzato e per questo motivo, assieme a quanti lo sostengono, valuterà iniziative da prendere sul piano politico: è anche in questa dimensione che va ricercata l’origine del “segnale” che gli avrebbero voluto mandare».
«Dichiarandomi contro le “larghe intese” in salsa ispicese – rivela infatti Stornello –, schierando il Pd lontano da inciuci, sono saltati i piani di coloro i quali che dall’interno del partito l’inciucio lo stanno costruendo, ponendosi peraltro come elemento frenante di tante iniziative che sarebbero inevitabilmente finite col confliggere con l’Amministrazione in carica. È in atto il tentativo di – denuncia – svendere il Pd con alleanze innaturali o, al contrario, con la pregiudiziale preclusione a qualsiasi alleanza per fare il gioco dei nostri avversari, magari in cambio di qualche sediolina che soddisfi l’eterno narcisismo di qualcuno. In questi tre anni – conclude – ho cercato di risollevare le sorti del Pd, elevandolo a palestra di idee per cambiare la politica, ma, ad Ispica, c’è chi intende utilizzare il partito per farci tornare indietro, negli anni ‘80. E questo non lo consentiremo. Sono convinto che il locale Pd troverà la strada per isolare i destabilizzatori, i provocatori e gli ipocriti, promuovendo un programma serio in vista delle prossime elezioni amministrative, offrendo alla città una classe dirigente impegnata e affidabile, lontana dal professionismo della politica e dalle basse congiure di palazzo, all’insegna delle quali non mi sorprenderei se, dopo l’esito della votazione di sabato, sia partito qualche messaggio ai nostri avversari politici con scritto: “missione compiuta!”».