Con 18 voti favorevoli, all’unanimità dei presenti in aula al momento del voto, il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Riequilibrio Finanziario pluriennale. L’approvazione arriva dopo che lo stesso consesso cittadino, il 20 dicembre dello scorso con atto deliberativo n.57, aveva dato l’ok al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dall’art. 243 bis del TUEL. Da quella data si è proceduto ad avviare quanto previsto dalla normative vigente, ovvero la trasmissione alla Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari interni e territoriali – Direzione Centrale. Nell’arco dei 90 giorni previsti, attraverso un lavoro certosino e oculato costituito da incontri, confronti e verifiche tra l’Amministrazione Comunale, Responsabili di Settore, sono stati predisposti tutti gli atti propedeutici raccolti nella deliberazione approvata dalla Giunta Comunale (la n.57 del 27 marzo scorso) per mettere nelle condizioni il Consiglio Comunale di procedere all’approvazione del Piano.
La metodologia utilizzata nella redazione del piano, si legge nella proposta di delibera redatta dal Responsabile del Servizio Finanziario dell’Ente dott. Carmelo Lorefice, è stata quella dell’analisi, quanto più articolata possibile, degli scostamenti attesi nel periodo considerato rispetto ai dati dell’anno base 2016. I dati rilevati all’anno base sono quelli disponibili alla data di presentazione del presente piano, ovvero quelli del Consuntivo 2016, approvato con Deliberazione Consiliare n. 30 del 25/07/2017 e n.55 del 20/12/2017. Sono, inoltre, indicati per alcuni prospetti di maggior rilievo anche i dati degli esercizi precedenti. Obiettivo del piano è quello di fornire una rappresentazione sistemica dell’insieme delle azioni che l’Amministrazione Comunale ha assunto e/o intende assumere per superare le numerose criticità evidenziate, tra l’altro, anche dalla Corte dei Conti. Attraverso le azioni proposte nel presente Piano, sia attraverso maggiori entrate tributarie che extratributarie che dal contenimento della spesa, l’Ente si propone di creare le condizioni per riequilibrare stabilmente i suoi flussi di cassa, oltre che l’eliminazione della massa debitoria derivante dalle tante pratiche di legale e contenzioso in itinere e dei debiti fuori bilancio.