E’ diventata una corsa contro il tempo quella della sopravvivenza. Moltissime famiglie di Rosolini sono boccheggianti e non hanno più cosa mangiare.
I capifamiglia, molti dei quali lavorano a nero, da un mese sono chiusi nelle loro abitazioni, alcune delle quali anche senza energia elettrica, perchè materialmente non possono pagare la bolletta.
Ho deciso di fare un video messaggio-appello al sindaco di Rosolini, dopo l’ennesima visita che ho ricevuto questa mattina. Quella di un nucleo familiare composto da 5 persone: padre, madre e tre figli. Mi hanno detto che non hanno più nulla da mangiare e che i Servizi sociali del Comune distribuiscono soltanto 40 buoni spesa solidali al giorno.
Con questa media dico al sindaco che per il giorno di Pasqua soltanto 200 famiglie riusciranno a mangiare e altre centinaia moriranno di di fame.
Il sindaco di Rosolini, almeno per una volta, si animi di coraggio e potenzi subito l’Ufficio dei servizi Sociali in modo da distribuire quotidianamente 150 buoni solidali. Poi c’è anche la questione della povertà che non è di poco conto. Spenda i fondi destinati ai Comuni per l’emergenza della Regione siciliana e quelli del governo centrale. Poi, sul conto corrente aperto dal Comune per le donazioni, mi dicono che sono stati raccolti 12 mila euro. Si prendano quei fondi per aiutare qualche famiglia a pagare la bolletta della luce. Bisogna capire che questa emergenza sanitaria è peggio di una guerra e bisogna coinvolgere tutti. Se occorresse anche di formare un governo cittadino di ‘salute pubblica’, soltanto per il bene di Rosolini e dei rosolinesi. E non è poco.