Rosolini- Intitolare il viale di ingresso del Parco “Giovanni Paolo II” (Corso Savoia angolo Via Ronchi) a Peppino Impastato. E ‘ questa la richiesta che avanzano i Giovani Democratici del Circolo cittadino al Sindaco Savarino e ai componenti la Giunta Comuanle, al Presidente e consiglieri comunali, al Segretario Generale. “I Giovani Democratici del Circolo di Rosolini – afferma il Segretario Davide Soli – vogliono mantenere vivo, nella nostra città, il dibattito sulla questione della legalità e della lotta alle mafie. Oggi, come e più di ieri, è necessario ribadire con forza e convinzione, che la mafia esiste, ancora, e controlla il territorio in cui agisce. La mafia non è un’emergenza. La mafia è un sistema criminale che trova la sua forza anche nel silenzio delle istituzioni, delle organizzazioni politiche, delle associazioni ed, infine, dei cittadini. Per questo è assolutamente necessario rialzare la guardia, mobilitare le coscienze e rendere evidente, anche in questa parte del Paese, la volontà di liberarsi dal giogo mafioso. E’ sempre utile ed opportuno fare un richiamo alle proprie responsabilità tutte le cariche istituzionali a garanzia della democrazia e della libertà. La figura di Peppino Impastato riveste, infatti, un grande valore simbolico per l’Italia e in particolare per la nostra terra siciliana che ha “vissuto” da vicino le problematiche legate a questioni mafiose.
siamo convinti che l’opera e la figura di Peppino Impastato debbano rimanere nella memoria viva della nostra e delle future generazioni, come monito e come esortazione, come segno di speranza. Riteniamo importante, quindi, l’intitolazione dell’ingresso del Parco “Giovanni Paolo II”, luogo frequentato dai giovani rosolinesi, a Peppino Impastato perché significherebbe tracciare un punto, se pur minimo, a favore della legalità e contrario alla mafia oltre che dare riconoscimento formale al grandissimo lavoro svolto da Peppino Impastato non solo per la nostra amata Sicilia ma per l’Italia intera contro la violenza delle organizzazioni criminali per la difesa della legalità e del bene comune”.
Giuseppe Lorefice