“Sono tutti i giorni al lavoro nonostante da 3 mesi non percepiscono lo stipendio. L’amministrazione comunale di Rosolini continua a dimostrare tutta la sua incapacità a governare la città”. A denunciarlo è il consigliere di opposizione di ‘Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola, sempre in prima linea a sostenere la perenne vertenza dei 200 dipendenti comunali, che oltre ai salari arretrati vantano anche spettanze pregresse come, incentivi e straordinari. Spadola da consigliere di opposizione si scusa con i lavoratori aggiungendo che ‘spetta all’amministrazione Incatasciato risolvere la questione” perchè “noi non possiamo fare null’altro che denunciare quanto sta accadendo a Rosolini”.
“I comunali – aggiunge Spadola – stanno vivendo le pene dell’inferno, proprio in concomitanza con l’apertura delle scuole, quando c’è da acquistare i libri e materiali didattici per i loro figli. Non può essere una continua battaglia per la sopravvivenza”.
Il leader di ‘Giovani Rosolinesi’ fa una giusta analisi sul mancato pagamento degli stipendi che si riflette sull’intera economia della città. “Qualcuno deve capire che il Comune di Rosolini rappresenta la più grossa azienda della città. Quando si arriva a non pagare 2 milioni di euro, tra stipendi e competenze arretrate, a farne le spese è tutto il settore del commercio della città. Mi riferisco a tutte le categorie, dagli artigiani, ai negozi di abbigliamento, alle pizzerie, ai ristoratori e l’intero settore del commercio. Oggi a Rosolini non ci sono aziende o società private che possono sopperire al nostro Ente pubblico. L’amministrazione Incatasciato faccia i passi giusti nelle sedi istituzionali, come la Regione siciliana ed il governo centrale, appena si risolverà la crisi. Se manca questa volontà, allora questo governo cittadino prenda le dovute decisioni”.