“Intendo rivolgere una preghiera all’amministrazione comunale di Rosolini, quella di attivarsi per fare riaprire il recapito dell’Ufficio per l’impiego in città (ex Collocamento)”. A lanciare l’appello è consigliere di ‘Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola che invita il sindaco ad avviare i contatti con il dirigente dell’Ufficio provinciale, Alberto Alessandra, per fare riaprire l’ufficio nell’edificio comunale di via Tobruk. ” Fino allo scorso 6 marzo – dice Spadola. a Rosolini c’era il ‘recapito’ che consentiva a centina di persone di potere iscriversi al Collocamento, a richiedere certificazioni per la disoccupazione, ed altri servizi di competenza dell’Ufficio. Adesso le persone sono costrette a recarsi a Noto per potere usufruire dei servizi. C’è anche la richiesta per il reddito di cittadinanza che si è aggiunta. Ci sono persone che non hanno neppure 5 euro per andare a Noto, perchè a Rosolini la soglia di povertà non ha precedenti rispetto al passato”. Secondo Spadola la riapertura dell’ex Collocamento non comporterebbe aggravi sulle casse del Comune. ” I locali sono disponibili – aggiunge il leader di Giovani Rosolinesi – tutto al più, occorre della carta ed una fotocopiatrice. Si tratta di sciocchezze e di una questione che si può risolvere in mezza giornata”.
Ma perchè fu chiuso il recapito di Rosolini? Secondo quanto si è appreso , ci sarebbe stata una vertenza sindacale all’interno dell’Ufficio per l’impiego da parte dei precari (ex articolo 23) che aspettano da decenni la stabilizzazione, che però ancora non arriva. “Massima solidarietà a questi lavoratori – conclude Spadola -ma i disagi non possono ricadere sulle fasce più deboli della nostra società”.
Rosolini, 3 giugno 2019