Rosolini – A tenere surriscaldato il clima politico cittadino non sono solamente i “veterani” ma anche i giovani. Le diatribe aperte tra le varie forze di associazionismo giovanile si spostano anche sul fronte politico tra i componenti la sezione rosolinese della ‘Giovane Italia’ e quelli dei Giovani Democratici. Sono stati proprio questi ultimi che, tramite il loro segretario cittadino Davide Soli, avevano avuto modo di affermare come nel teritorio rosolinese non ci fossero realtà giovanili con cui confrontarsi e portare avanti un discorso serio e programmatico. Dichiarazioni non gradite ai dirigenti del gruppo di ‘Giovane Italia” che attraverso una nota stampa a firma del segretario Damiano Micieli rispondono: “Affermare che non ci siano realtà giovanili con cui confrontarsi nel nostro territorio è un’offesa a tutti coloro i quali, quotidianamente ed in modo volontario, si spendono per e con i giovani di Rosolini. Pensavamo che a livello locale, i giovani dei partiti fossero uniti, coesi e compatti in un programma comune ed orientato al bene comune dei giovani stessi, ma ciò ovviamente non corrisponde a verità. La Giovane Italia di Rosolini è attiva, sia a livello locale che provinciale e regionale, con molte attività concrete e proficue; motivo per cui è stata applaudita per il suo operato più degli altri movimenti della provincia. Quale Segretario della Giovane Italia, esprimo il mio più profondo stupore nell’apprendere le parole dette dal segretario Soli, perché dietro ogni gruppo politico ci sono persone e giovani che si scommettono e credono in determinati valori e che, dalle sue parole, vengono certamente offesi. All’interno della politica ci si confronta sul piano dei contenuti: ricordo a chi l’avesse dimenticato, che come gruppo della Giovane Italia abbiamo partecipato a numerose manifestazioni organizzate in Città, oltre che in ambito provinciale e regionale; inoltre, proprio in collaborazione con i Giovani Democratici, nel mese di gennaio di quest’anno, abbiamo organizzato una manifestazione in occasione della “Giornata della Memoria”, dimostrando di essere stati e di continuare ad esserlo aperti ad ogni forma di collaborazione, al solo scopo di far crescere il nostro paese” . Non da meno anche i pareri di altri componenti il gruppo che nello stigmatizzare le affermazioni di Soli, invitano lo stesso, assieme agli altri componenti del gruppo dei Giovani Democratici, ad un dibattito cittadino e alla costituzione di un gruppo che pensi ad occuparsi delle questioni e delle problematiche giovanili senza perdersi in sterili polemiche che provacano solo danno e vanificano il lavoro di chi si è impegnato e continua a farlo per il raggiungimento di “meritevoli obiettivi”.
Giuseppe Lorefice