“C’è in atto un tentativo di calpestare le regole della democrazia e violare la volontà popolare. Sui brogli elettorali delle Regionali del 2012, la Prefettura di Siracusa non ha rispettato le scadenze imposte dal Consiglio di Giustizia amministrativa sulla verifica dei verbali e delle schede, ed io sono pronto ad iniziative eclatanti per far valere un mio sacrosanto diritto”..
Ad affermarlo è Giuseppe Gennuso, più volte parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, che si è visto negare il ritorno a Sala d’Ercole, per presunti brogli elettorali a suo sfavore, avvenuti in sedici seggi in provincia di Siracusa.
“C’era una scadenza perentoria del 30 novembre – afferma Gennuso – che non è stata rispettata. Il Cga con un’ordinanza ha stabilito che un verificatore (CTU), nella fattispecie un funzionario delegato dal prefetto di Siracusa, Armando Gradone, doveva ricontrollare verbali e schede in sedici sezioni sospette, proprio in quei seggi dove ci sono stati brogli. Non si capisce perché non sono stati rispettati i termini dell’ordinanza dei giudici amministrativi e non voglio credere che ci siano state interferenze di qualsiasi genere al riguardo. Se entro cinque giorni non si procederà alla verifica ordinata dal Cga – aggiunge Gennuso – mi incatenerò in segno di protesta davanti alla prefettura di Siracusa”.
Sulla vicenda dai contorni “oscuri”, l’ex parlamentare regionale, attraverso i suoi avvocati ha diffidato la Prefettura di Siracusa a dar corso a quanto imposto dal Consiglio di Giustizia amministrativa.
“Non è un fatto di poltrone – dice ancora Gennuso – ma di giustizia sia nei miei confronti, che nei riguardi di diecimila persone che mi hanno accordato fiducia, votandomi. Oggi c’è qualcuno dei deputati siracusani che siede “abusivamente” all’Ars e tutto questo è ingiusto, ma soprattutto illegale. L’opinione pubblica ha il diritto di conoscere la verità ed un organo istituzionale, come appunto il Cga, ha dato ragione al ricorso che i miei legali hanno presentato. Ribadisco che in assenza di una risposta concreta, mi incatenerò sotto il portone della prefettura ed avvierò ulteriori azioni giudiziarie”.
Sui presunti brogli elettorali per le elezioni regionali dell’ottobre 2012, il Consiglio di Giustizia amministrativa ha ordinato la verifica dei verbali e delle schede che riguardano 5 seggi a Rosolini, 8 a Pachino, due ad Avola ed una sezione a Floridia. “Ci sono in palio migliaia di voti che possono sconvolgere la geografia parlamentare in provincia di Siracusa – conclude Gennuso – Io dapprima proclamato eletto all’Ars sono stato escluso ventiquattr’ore dopo per 93 voti di differenza. Da questa situazione sono partiti i miei sospetti, poi diventati certezze con l’ordinanza emessa dal Cga”.
Siracusa, 30 novembre 2013
f.to
Giuseppe Gennuso