“Hanno raccontato soltanto bugie sulle elezioni regionali del 2012 in provincia di Siracusa, perché il ricorso contro i brogli io l’ho fatto, ma non fu possibile procedere alla verificazione, così come ordinato dal Cga alla prefettura di Siracusa, perché il materiale richiesto al Tribunale non c’era più”.
Lo afferma l’ex deputato dell’Mpa – Pds a poco più di due mesi della mini tornata elettorale fissata per il 5 ottobre in sei sezioni di Pachino e 3 di Rosolini. “Nel rapporto della polizia giudiziaria, inviata al procuratore Capo di Siracusa è inequivocabile il fatto che non si è potuto procedere alla verificazione delle schede e dei verbali perché non sono mai state trovate le buste 3 R e 5 R di tutte le sezioni richieste di Rosolini. In quei plichi misteriosamente scomparsi – afferma Gennuso – mancano le risultante dei voti in cinque seggi di Rosolini. Per quanto riguarda Pachino non è stata mai trovata la busta contraddistinta dalla sigla 5/R, mentre per quanto riguarda il Comune di Floridia mancano i plichi elettorali 4/R, 5/R e 6/R. Inoltre i miei sospetti che erano state commesse irregolarità pure nel Comune di Avola, sono stati avvalorati dal rapporto della Procura inviato al Cga, affermando che non è stata trovata la busta 4/R riconducibile alla sezione numero 22”.
“Voglio anche ricordare – aggiunge Gennuso – che il ricorso non era esteso soltanto alle città di Pachino e Rosolini, ma come è facilmente deducibile dal rapporto della magistratura ordinaria fatto pervenire al Cga di Palermo, anche ad Avola e Floridia. Tra l’altro ho denunciato sia pubblicamente che allo stesso capo della Procura di Siracusa, possibili brogli nelle sezioni di Città Giardino ( Melilli) sul conteggio delle preferenze. L’atto di revocazione della sentenza presentato dai parlamentari all’Ars di Siracusa, Vincenzo Vinciullo e Bruno Marziano è l’ennesimo tentativo di violare le regole della democrazia. Ma cosa ancora più grave, è che a tutt’oggi continuano a mistificare la realtà, raccontando un mare di bugie. Ma le bugie, e loro ne hanno dette fin troppe, hanno sempre le gambe corte”.
Siracusa, 30 luglio 2014
f.to
Giuseppe Gennuso