COMUNICATO STAMPA
“L’on. Vinciullo ancora una volta dimostra di avere memoria corta e continua a mistificare la realtà. Io sono uno dei ricorrenti alle elezioni Regionali del 2012. Probabilmente dimentica che avevo chiesto la verifica delle schede elettorali nelle sezioni sospettate e non fu possibile, perché sono sparite”. Ad affermarlo è l’ex deputato dell’Mpa-Pds, Pippo Gennuso che aggiunge: “L’on. Vinciullo tenta, ma senza successo, di confondere le idee ai cittadini elettori quando parla delle preferenze del sottoscritto. Nella mini tornata elettorale del prossimo 5 ottobre, sia a Rosolini che a Pachino, non ci sono in palio i voti dei parlamentari all’Ars, ma di tutti i candidati che hanno partecipato alle elezioni Regionali del 2012. Per fare un esempio: ci sono i voti riportati dai candidati, Giuca, Tino Di Rosolini e così via. Il ritorno al voto del 5 ottobre, non è una corsa alle preferenze personali, ma faranno fede i voti delle liste. Significa che che un partito che nel 2012 aveva superato la soglia di sbarramento, con le nuove elezioni potrebbe rimanere fuori dall’Ars per avere raggiunto il 5%”.
Pippo Gennuso poi ribatte pure alle affermazioni di Vinciullo che ha paragonato Rosolini e Pachino alla Beirut della provincia di Siracusa.
“Il deputato del Nuovo Centro destra – prosegue Gennusso – ha capito di avere fatto una gaffe colossale ed ha tentato maldestramente di girare la frittata, definendo la capitale del Libano come un grande centro culturale e finanziario del Medio oriente. Tutti sanno, anche i bambini delle scuole elementari, che Beirut è stata la “capitale” della guerra civile e degli attentati tra il 1975 ed il 1990. Come fa a dimenticare la strage del 2005 con 22 morti dove perse la vita anche il primo ministro Rafiq al-Hariri ? E poi ancora le guerre nel 2006 e nel 2008. Vinciullo, dovrebbe smettere di prendere in giro i cittadini di Pachino e Rosolini e dedicarsi ad un ripassino di storia”.
Siracusa, 28 luglio 2014
f.to
Giuseppe Gennuso
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