Il sentimento di sdegno per l’ennesimo gesto di crudele violenza ai danni della giovane mamma Laura Petrolito, accoltellata e gettata in un pozzo dal compagno a Canicattini Bagni, ribadisce quanto sia necessario sradicare dalla nostra cultura la violenza come gesto di sopraffazione.
“Questa drammatica vicenda sottolinea l’importanza della presenza sul territorio di centri antiviolenza ben attrezzati con specifiche professionalità in grado di fornire adeguato supporto, dichiara la deputata Maria Marzana, che aggiunge, risultano fondamentali altresì costanti attività di sensibilizzazione presso la cittadinanza finalizzate a prevenire la violenza contro le donne e a promuovere la capacità di chiedere aiuto e di farsi aiutare. Tutte le istituzioni hanno la responsabilità di farsi carico di queste necessità, comprese le scuole, con la realizzazione di percorsi educativi finalizzati allo sviluppo di competenze relazionali positive e di promozione della parità di genere, per la cui introduzione strutturale ci siamo già battuti nella scorsa legislatura.”
La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale perché, qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, nega il diritto fondamentale di vivere in dignità e in piena libertà.
“Abbiamo chiesto ripetutamente che si dia piena attuazione al piano antiviolenza presentato lo scorso settembre dal governo, afferma la collega deputata Maria Edera Spadoni, che ha sostenuto diverse proposte per le pari opportunità a livello nazionale ed europeo, in particolare le forze dell’ordine devono essere opportunamente formate e mettere le donne in condizione di poter denunciare senza paura delle conseguenze”
“Finché non ci sarà formazione adeguata delle forze dell’ordine, della magistratura, finché tutte le politiche governative resteranno vuoti proclami e principi astratti invece che provvedimenti concreti, le donne continueranno a essere perseguitate, picchiate e uccise nell’assuefazione crescente dell’opinione pubblica e nell’inerzia delle istituzioni. È quanto mai urgente che anche al sud si strutturi una fitta rete di ascolto e protezione su cui tutte le donne possano contare.”