Problematica spazi giovanili irrisolta e aggravata da atti che riteniamo illegittimi.
Premesso che
nessuna risposta è pervenuta alla Federazioni delle associazioni culturali giovanili (Associazione Culturale “Eskimo, Arci “La Locomotiva”, Officina Culturale “L. Da Vinci”, Rete degli Studenti Medi, ecc) in merito ai rilievi mossi e nessun incontro ufficiale è stato convocato dal Sindaco nonostante lo avesse annunciato.
Atteso che
informalmente e per casualità abbiamo invece appreso, dai due componenti “residui” della Consulta Comunale Giovanile, che i membri del direttivo dimissionari hanno magicamente e all’improvviso ritirato le proprie dimissioni e che quindi, avendo riacquisito il numero legale, possono svolgere le attività ordinarie, in attesa del dovuto rinnovo di tutto l’organismo, per effetto delle dimissioni del Presidente Damiano Miceli.
considerato che
con vivo stupore apprendiamo dai giornali che la Consulta Comunale Giovanile, anziché premurarsi a sollecitare l’ufficio competente ad espletare tutti i passaggi previsti nel regolamento comunale per rinnovare il direttivo, annuncia di accingersi a firmare con il Sindaco il contratto di comodato d’uso dell’ex scuola rurale di Granati Nuovi
reiterate le nostre richieste rese pubbliche nel precedente comunicato
tutto ciò premesso,
rivolgendoci al difensore civico dott.ssa Laganà affinchè intervenga, riteniamo che:
1) Il contratto di comodato d’uso vada eventualmente sottoscritto solo a seguito dell’espletamento della regolare procedura di rinnovo degli organismi e relativa nomina del nuovo presidente
2) Il Sindaco debba dunque firmare il contratto con la persona deputata per legge a poterlo fare; diversamente darebbe seguito ad un contratto giuridicamente nullo oltreché, da un punto di vista etico, una lezione di diseducazione civica e non rispetto delle regole democratiche
Dulcis in fundo, da informazioni acquisite, con gli uffici preposti, abbiamo appreso che la procedura di allaccio del contatore della corrente elettrica è ben lontana dal giungere al termine dovendo, dopo il sopralluogo dell’Enel, stoppato per ben due volte dal Sindaco, decorrere altri tre mesi, arrivando di fatto in piena estate.
Ci riteniamo fortemente delusi e lesi nel nostro diritto a fruire di uno spazio pubblico per acclarato disinteresse e incapacità di gestione.