La condizione mediocre che si sta vivendo nel campo culturale è frutto della miopia, del non saper pensare in grande ed in prospettiva. I modelli e le pratiche fin qui adottate sono risultate fallimentari. C’è un’urgenza di riconversione del sistema ed un’emergenza occupazionale. La cultura può risultare una delle scommesse necessarie e vincenti.
L’invito è quello di puntare sulle attività culturali, invertendo una tendenza condivisa che considera gli investimenti in tal senso solo voci di spesa corrente, sottolineando come invece è possibile produrre ricavi da un’economia basata sulla cultura. Le risorse ci sarebbero. Purtroppo vengono spesso “distratte” a causa dell’incompetenza tecnico-manageriale degli assessori e del loro asservimento a logiche (politiche o altro) ben lontane dall’interesse pubblico.
Manca qualsiasi strategia culturale. Quali azioni pratiche potrebbero essere messe in campo ?
Basandosi sul concetto del fare sistema e rete, bisogna calendarizzare gli appuntamenti nazionali di alcune giornate “simbolo” e farle diventare anche a Rosolini momenti in cui fare cultura, aggregare e rendere attori partecipi, in modo orizzontale ma sotto la regia dell’ente pubblico, le varie agenzie educative presenti sul territorio: le scuole, le associazioni culturali, i gruppi parrocchiali che operano in tal senso, ecc
Spazi culturali di aggregazione giovanile
Le diverse esperienze associative non-profit, che soprattutto nell’ultimo decennio hanno positivamente caratterizzato il tessuto sociale e culturale di Rosolini, fanno emergere in modo preponderante l’esigenza e la necessità di garantire spazi e luoghi pubblici di aggregazione giovanile che diventano dei veri e propri laboratori di cittadinanza attiva, di produzione culturale e di attività sociali. La mancanza di questi spazi ha fortemente penalizzato l’attività delle diverse associazioni che hanno dovuto sopperire a questa mancanza con le proprie ma insufficienti e non durature forze. Lo scenario locale sembra però cambiare grazie alla riconversione di alcuni edifici esistenti (ex consorzio agrario) che nelle previsioni progettuali saranno attrezzate in modo polifunzionale per poter ospitare attività ed eventi culturali di vario genere. Ma costruito il contenitore bisogna pensare alla sua gestione e a riempirlo di contenuti.
In che modo le associazioni culturali e giovanili potranno fruire di questi spazi e gestirli ? Si rende necessario un investimento sulle nuove generazioni, organizzate in associazioni e gruppi. L’investimento deve essere di tipo politico ed economico. Per investimento politico intendiamo l’affidamento e la gestione degli spazi dell’ex consorzio agrario ad una Consulta Giovanile e delle Associazioni; queste si devono dotare di un nuovo, democratico e trasparente statuto che disciplini in modo elettivo e rappresentativo anche la formazione degli organi di rappresentanza e di gestione. Per investimento economico si intende la creazione di una specifica voce di spesa nel bilancio comunale, in modo da rendere concretizzabili i progetti elaborati.