Questo l’esito della mini tornata elettorale del 15 e 16 marzo c.m. che ha interessato gli elettori di due, delle venti, sezioni comunali, giusta decisione del Tar di Catania. Una mini tornata, epilogo di una tormentata vicenda iniziata l’indomani delle amministrative del 2013. Gli elettori delle due sezioni interessate al voto hanno infatti votato Incatasciato, evitando in questo modo il ritorno alle urne e dando il via libera a Calvo, riconfermando praticamente quanto avvenuto nel 2013. Ricordiamo infatti il dispositivo della sentenza prevedeva la conferma automatica di Calvo qualora al ballottaggio fosse arrivato Incatasciato. Ciò si è verificato in quanto Incatasciato ha ottenuto 472 voti contro i 346 di Giuca e i 179 di Gennaro.
Un ritorno, quello di Calvo, salutato con soddisfazione soprattutto dalla sua coalizione che per scelte operate da alcuni suoi “autorevoli” rappresentati ha cambiato volto nel corsi di questi ultimi mesi. A lasciare sono stati un terzetto di consiglieri comunali ( Monaco, Candiano e Cavallo) confluiti in “Patto Civico” congiuntamente ad altri ad altri “leader” della politica cittadina. Una defezione compensata dall’appoggio dell’area che rifermento all’onorevole Pippo Gennuso rappresentata nel civico consesso da due consiglieri.
“Abbiamo perso un anno – le prime parole di Calvo – per cui adesso ci attende un duro lavoro. Siamo pronti per dare sin da subito risposte concrete alla città. Una città che ha voluto premiarci per quanto di buono avevamo iniziato a fare nei primi mesi della consiliatura purtroppo interrotta per note vicende legata a ricorsi e controricorsi. Adesso riprendiamo il nostro cammino da dove ci hanno interrotto con più impegno sia da parte mia che di tutta la coalizione che mi sostiene con l’obiettivo primario e verso cui sono indirizzati i nostri sforzi, di un immediato rilancio della città.” I