Sull’ufficio di collocamento nella nota stampa del Movimento si legge:
Ecco quanto scrive il gruppo in una nota stampa: “”Ci sono persone che a stento riescono a comprare il pane per i loro figli e quindi non sono in grado di sostenere le spese per spostarsi a Noto per andare all’Ufficio di Collocamento, oggi Agenzia per l’impiego. Da sei mesi a Rosolini porte sbarrate in via Tobruk. Tutto questo è inaccettabile”. A denunciare la mancanza del servizio, è il consigliere di Giovani Rosolinesi, Giovanni Spadola. ” Sono almeno sei mesi che a Rosolini l’Agenzia per l’impiego è chiusa. Si diceva per mancanza di personale, ma adesso che l’estate è finita, serve ripristinare l’ufficio distaccato, aprendolo almeno per alcuni giorni la settimana, evitando così trasferte inutili dei cittadini, che tra l’altro sono i più bisognosi ed in cerca di un’occupazione. Voglio ben sperare -aggiunge Spadola – che il sindaco di Rosolini avvii una interlocuzione con i vertici provinciali dell’Agenzia per l’impiego, tra l’altro si tratta di un servizio a costo zero”.
Per quanto riguarda la vicenda stipendi ai dipendenti comunali:
“L’amministrazione comunale Incatasciato – si legge nel comunicato – è responsabile di avere paralizzato l’economia di Rosolini non elargendo da tre mesi gli stipendi ai comunali. Fra sei giorni le spettanze maturate dagli oltre 200 lavoratori, saranno quattro. Stiamo parlando di quasi un milione di euro che non circola a Rosolini che non solo crea disagi enormi ai comunali, ma anche al commercio locale. agli artigiani, alle attività produttive della città. E’ una Rosolini che soffoca e non solo per i debiti del Comune”. Spadola da qualche giorno non fa altro che pensare alle parole del presidente della Commissione Bilancio, Pietro Assenza, sui debiti del Comune nei confronti dei fornitori. “Assenza ha detto nell’ultimo consiglio comunale che il debito dell’Ente è stato ridotto di un milione. Pensare male è peccato, ma la mia preoccupazione è quella che questa amministrazione con i soldi entrati dagli ultimi tributi abbia pagato i fornitori con il denaro destinato agli stipendi. Se così fosse è la strada che porta al dissesto dell’Ente. Oggi – conclude Spadola – chiedo, anche a nome di tutta l’opposizione, da dove è saltato fuori questo milione per accorciare i debiti. Spero proprio che il mio mal pensare non sia realtà, ovvero che non siano i lavoratori a pagare le scelte scellerate di questa amministrazione”.