Rosolini – Da ieri mattina una enorme stele riportante la data “ 1712”, data di fondazione della Città, giganteggia nel parco attrezzato “Giovanni Paolo 2°” . La cerimonia di scopertura, che ha dato il via alle celebrazioni per il trecentesimo di fondazione di Rosolini, è avvenuta proprio sabato mattina. Presenti per l’occasione le massime Autorità civili, militari e religiose della Città, associazioni e scolaresche che hanno fatto a cornice per questo evento al quale l’amministrazione comunale ha voluto dare il massimo risalto. Sarà un anno particolare dunque per i tutti i rosolinesi in quanto il comitato dei festeggiamenti, appositamente costituito, ha varato una serie di iniziative che andranno a coinvolgere tutte le realtà cittadine. A conferma di ciò a scoprire la stele, costituita da quattro elementi, tanti quanti i numeri della data celebrativa, tutte le rappresentanza cittadine. A scoprire le stele sono stati infatti il Sindaco Antonino Savarino quale primo cittadino in carica, il Sindaco dei ragazzi Patrik Runza, l’ex primo cittadino più anziano in vita Pietro Trombatore, l’alunno Ascanio Runza quale alunno più piccolo, Giuseppe Cascino per i giovani e Pietro Amato per la terza età. Alla scopertura dell’ultimo numero, i rappresentanti delle fasce sociali cittadine: Giovanni Di Martino, imprenditore-artigiano per la “Rosolini che lavora”, Salvare Magrì della Caritas cittadina per la “Rosolini solidale”, l’insegnante in pensione Benedetta Toscano per la “Rosolini scolastica”, Corrado Calvo dell’Ass. Culutura e dintorni per la “Rosolini culturale”, e Piero Errante co presidente del Rosolini calcio per la “Rosolini Sportiva”. A benedire la stele il parroco del SS. Crocifisso don Luigi Vizzini mentre una breve illustrazione storica è stata tracciata dalla professoressa Giuseppina Milceri dello locale sezione dell’Archeoclub d’Italia. “Una stele serve riportante la data di fondazione della Città – ha affermato il Sindaco Savarino – che serve a memoria di tutti , per ricordare non solo la nascita della nostra Rosolini, ma allo stesso tempo per stimolarci a riscoprire la nostra identità, le nostre radici per comprendere meglio sia il presente ma soprattutto il futuro, per dare il meglio di noi stessi per la crescita continua della Città sotto tutti gli aspetti da quello economico a quello sociale, culturale, sportivo ecc. Una crescita quindi che passa attraverso il pieno coinvolgimento di tutti in modo sinergico e fattivo e che ci spinga a fare in pieno il nostro dovere, nell’ambito della propria attività”.
Giuseppe Lorefice