Comincia a prendere forma l’idea di consiliatura costituente che ho espresso all’atto del mio insediamento. L’approvazione delle modifiche per l’adeguamento dello statuto comunale è il primo tassello. Un’attesa lunga 10 anni causata dai timori e dalla inconcludenza di chi ci ha preceduto. Mi inorgoglisce il risultato e anche come ci si è arrivati, cioè con il consenso unanime di tutto il consiglio comunale. D’altronde lo strumento fondamentale che regola il funzionamento dell’intero ente deve essere condiviso da tutte le forze politiche e sociali della città. Un’attesa così lunga anche per uno strumento fondamentale come lo statuto ci dà il senso di come nel corso degli anni tutto ciò che ha riguardato la vita del nostro ente è stato considerato terra di nessuno e che i gravi problemi non riguardano solo le condizioni disastrose delle casse comunali, ma anche una inadeguata conoscenza e considerazione di regole e procedure. Occorre quindi, con il concorso di tutti, una profonda opera di rifondazione e di rinnovamento con scelte politiche coraggiose che solo chi non ha interessi particolari da difendere può attuare. Siamo sulla buona strada, ma il percorso è ancora lungo e pieno di ostacoli. Ora bisogna lavorare per riformare il funzionamento del consiglio comunale con l’aggiornamento dei regolamenti delle sedute consiliari e delle commissioni, bisogna dotare l’ente degli strumenti finanziari ed entro l’anno bisogna approvare il nuovo regolamento del servizio idrico che deve prevedere l’installazione dei contatori per dare ad ognuno la possibilità di pagare ciò che effettivamente consuma e combattere in maniera più incisiva l’utilizzo improprio dell’acqua che ancora oggi determina inefficienze e mancata erogazione in diverse zone della città. Un’ulteriore sostegno ai cittadini onesti che pagano i tributi e hanno diritto a servizi all’altezza delle aspettative.