Rosolini – “L’impatto socio –economico in seguito all’eventuale insediamento di un Centro Commerciale a Rosolini”, è stato l’argomento del previsto consiglio comunale aperto svoltosi presso il cine-teatro Santa Caterina. Una seduta aperta che ha visto la partecipazione, oltre che dei consiglieri comunali, amministratori comunali, esperti del settore, tecnici e funzionari del competente Assessorato Regionale, parlamentari regionali, assessori e consiglieri provinciali, rappresentati di categoria ed una folta rappresentanza di commercianti locali. Una esigenza maturata a seguito degli appelli incessanti dei commerciati locali preoccupati per i risvolti negativi sulle loro aziende qualora dovesse nascere la grossa struttura commerciale in contrada Zacchita. Una iniziativa promossa a pochi giorni dalla seduta consiliare nel corso della quale dovrà essere discussa la variante al Prg, ritenuta da tutti lodevole in quanto unica del genere in provincia a testimonianza dell’attenzione rivolta alla problematica. Una problematica sviscerata in tutti i suoi aspetti, sia normativi, che giuridici e politici. E sotto questi aspetti sono stati incentrati gli interventi, contrari e favorevoli, da parte sia dei tecnici ed esperti del settore che dei politici presenti, deputati regionali, amministratori locali, assessori e consiglieri provinciali, rappresentanti di categoria. Posizioni già ben note a tutti e che sono state reiterate nel corso delle oltre quattro ore di pressoché discussione seria senza mai scadere di tono. Da parte del categorie interessate sia a livello provinciale che locale, sono state elencate tutta una serie di ricadute negative che la nascita del grosso centro porterebbe ai piccoli commercianti della città, alcuni dei quali sarebbero costretti alla chiusura con grave nocumento sull’economia locale. E’ stata evidenziato inoltre, dati alla mano, come nel territorio provinciale c’è una concentrazione di queste strutture impressionante e che il dato è destinato ad aggravarsi con la realizzazione delle nuove mega strutture già autorizzate. Chiesto inoltre una maggiore attenzione verso il centro storico, vero centro di aggregazione ed unico toccasana per evitare il degrado dei luoghi in cui insiste. E sotto questo aspetto gli amministratore locali hanno evidenziato l’impegno dell’esecutivo attraverso una seria programmazione ed il lavoro sinergico con i commercianti interessati si stanno elaborando progetti ed iniziative tali da centrare l’obiettivo entro pochissimo mese. Analizzati i pro e i contro anche da parte dei parlamentari regionali presenti, De Benedictis, Vinciullo e Gennuso, i quali hanno potuto constatare come ci sia l’esigenza di una pianificazione regionale e nelle more sospendere le autorizzazioni in corso. Non si può pensare di lasciare ai comuni decisioni che influenzano le economie di altri comuni, spesso anche di altre province. Serve uno strumento urbanistico regionale che tenga conto delle esigenze territoriali di tutta l’isola. Da parte dei tecnici comunale sottolineato che non si tratta di un Puc bensì di una semplice variante al Prg secondo i dettami dall’art. 5, comma 5 della LR 28/99. Un atto dovuto se si vuole evitare l’arrivo di un Commissario come anche annunziato dai funzionari dell’Assessorato Regionale presenti alla seduta. Da qui quindi l’invito a tutti di una attenta riflessione e dare nel contempo il via ad un serio confronto anche attraverso uno studio approfondito sulla validità o meno di una infrastruttura del genere sul territorio e quindi basata sulle reali esigenze che il territorio ha e sulle sue reali potenzialità.
Giuseppe Lorefice