Ufficializzata ieri sera nel corso dei lavori del consiglio comunale di Rosolini, conclusasi con l’approvazione all’unanimità (16 su 16) del conto consuntivo 2017, la nuova mappa geografica del civico consesso. A determinare lo scossone le dimissioni del vice sindaco Giovanni Spadola che con il gruppo “Giovani Rosolinesi” passa all’opposizione. Un mutamento che al momento non destabilizza la coalizione del Sindaco Incatasciato che mantiene la maggioranza anche se con una unità in meno, passando da 10 a 9. A lasciare il Movimento di Giovanni Spadola il consigliere Emenuele Monaco che si è dichiarato indipendente e il duo Giuseppe Agricola e Lorena Gerratana che ritornano verso il gruppo originario Insieme per Rosolini”. Cambia numericamente anche “Piazza Civica”, il movimento del primo cittadino che da tre consiglieri passa a un solo rappresentante. Abbandonano Piazza Civica infatti Luigi Calvo e Annamaria Cataudella, i quali si riprendono l’autonomia politica costituendo il gruppo politico “Forza Rosolini”. Calvo e Cataudella pur rimanendo nel gruppo di maggioranza dichiarandosi disponibili al confronto, palesano qualche insofferenza per una mancanza di collegialità nelle scelte operate fino ad oggi, tanto da richiedere un azzeramento della giunta. Una richiesta non esaudita dagli altri componenti della coalizione, ovvero PD e Piazza Civica, che potrebbe provocare ulteriori “mal di pancia” mettendo a rischio la stabilità della maggioranza.
La seduta di ieri sera è stata caratterizzata da affondi da parte del gruppo di opposizione con in testa il dott. Tino Di Rosolini il quale ha contestato le modalità di svolgimento della elezione del Presidente e del vice Presidente del Consiglio Comunale.
“Mi appello all’articolo 48 e dico soltanto che per l’elezione c’è stato il voto controllato. Nulla da dire alle persone – ha avuto modo di affermare Di Rosolini – ma lo contesto nel metodo. Lo segnaleremo all’assessorato regionale agli Enti locali ed alla Procura della Repubblica di Siracusa”. A fargli da sponda confermando il “caso”, è stato anche l’ex vice sindaco ed assessore Giovanni Spadola.
Inventi anche da parte di Anna Azzaro, unica consigliera dei 5 Stelle. Anche lei ha parlato di “voto controllato per l’elezione dei vertici dell’Aula” ed non ha risparmiato critiche all’amministrazione Incatasciato. “Non si sono visti i buoni propostiti della campagna elettorale – ha dichiarato la consigliera pentastellata -, ma il ritorno al passato è evidente”.
Sempre dall’opposizione, Corrado Roccasalvo è stato netto nel suo intervento: “Ritengo che si debba ritornare a votare per il presidente ed il vice di questo Consiglio”.
La votazione relativa a questa delibere è avvenuta dopo una sospensione dei lavori per dieci minuti richiesta dal consigliere Luigi Calvo.
Alla ripresa dei lavori assembleari, il consigliere del Pd, Pietro Assenza, ha detto che si è trattato di un “voto libero”. Gli si è accodato pure Emanuele Monaco. Alla votazione, il provvedimento è stato approvato con 9 voti favorevoli e 7 contrari. Per l’opposizione, che preannuncia una conferenza stampa per il fine settimana, la partita non è chiusa. “Gli atti verranno inviati alla Regione – ha ribadito nel suo intervento Di Rosolini – ma anche in Procura”.
Dulcis in fundo la trattazione relativa al conto consuntivo 2017. È stato il responsabile finanziario dott. Carmelo Lorefice ad illustrare sotto l’aspetto tecnico il consuntivo, insieme alla presidente dei Revisori dei Conti. Com’era prevedibile il Consuntivo 2017, con i dovuti distinguo, ha avuto il via libera di tutti i presenti. Anche in questo caso non sono mancate le critiche all’esecutivo non tanto per il consuntivo in se stesso in quanto frutto della precedente amministrazione, ma per l’assenza del Sindaco Incatasciato che detiene la delega al Bilancio. “Avrebbe dovuto parlarci del piano di risanamento dell’Ente – ha evidenziato Tino Di Rosolini – ma siamo di fronte ad un sindaco che manca di autorevolezza che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa con la rotazione inopportuna dei dirigenti comunali”.