Continuano le grandi performances del sindaco Calvo. Questa volta il destinatario della “presa per i fondelli” è niente di meno che l’intero consiglio comunale e, in particolar modo, i consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco, fautori e sostenitori di un’ordine del giorno, votato all’unanimità dei presenti nella seduta di consiglio comunale la sera del 21/09/2015, che “impegna il sindaco e la Giunta Comunale a contestare, in tutte le sedi opportune, il piano di riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale, in quanto non rispondente ai bisogni del territorio, ai parametri di legge e alla qualità dei servizi.”
Non sono passate 24 ore da quella votazione e leggo che la conferenza dei Sindaci della provincia di Siracusa ha ESPRESSO ALL’UNANIMITA’ PARERE FAVOREVOLE SULLA NUOVA PIANTA ORGANICA E SUL NUOVO ATTO AZIENDALE DELL’ASP DI SIRACUSA!!!
Si tratta di atti differenti fortemente intrecciati, l’uno conseguenza e causa dell’altro. Ed è chiaro che se contesti il primo devi necessariamente contestare anche il secondo.
La spieghi questa scelta, sindaco! La spieghi ai suoi consiglieri di maggioranza, la spieghi al presidente del consiglio comunale, la spieghi alla città.
Questo è un atto gravissimo, la proposizione di uno scontro istituzionale senza precedenti. Non si è mai visto un sindaco che non adempie ad un atto formalmente votato e approvato dall’intero consiglio comunale.
Dobbiamo sorbirci anche la sindrome da doppia personalità?
Non possiamo accettare questo trattamento alla massima assise democratica della nostra città e chiediamo al presidente del consiglio un atto di censura forte e deciso nei confronti di un sindaco che quotidianamente calpesta la dignità e l’autorevolezza del consiglio comunale.
Per quanto mi riguarda, in quella stessa seduta, ho deciso di non partecipare alla votazione di quell’ordine del giorno perché non ho condiviso le modalità e il contenuto che impropriamente inseriva il consiglio comunale nella storica diatriba campanilistica tutta avolese e netina e che riguarda il destino dell’ospedale Trigona di Noto perdendo di vista il vero scopo che quel documento doveva perseguire, cioè quello di battersi per una sanità efficiente e all’avanguardia. L’ennesima occasione mancata!