Il capogruppo del PDL al Consiglio comunale di Rosolini, Salvatore Latino, è intervenuto oggi sulla delicata e stringente questione della stabilizzazione dei dipendenti precari attualmente in servizio presso l’Ente comunale.
“Abbiamo molto apprezzato l’avvenuta stabilizzazione dei lavoratori precari intrapresa e portata a compimento da questa Amministrazione comunale in seguito alle nostre istanze -dichiara Latino – ma non possiamo tacere sullo stato di agitazione venutosi a creare fra i dipendenti in seguito alle scelte operate dalla stessa, che non ha tenuto conto degli effetti potenzialmente negativi derivanti da una disparità di trattamento riservata ai dipendenti. C’è chi, per effetto della delibera di Giunta n. 297/2009, che approva il programma di fuoriuscita degli undici lavoratori ex LSU, ha trovato giusta collocazione in categoria B non provenendo da alcuna categoria; invece, per i quattro titolari di contratto quinquennale di diritto privato, è stata seguita dall’Amministrazione, un’altra linea d’intervento sulla base dell’analisi del fabbisogno del personale, che ha consentito di inquadrarli in forma definitiva, entro la propria categoria di appartenenza ‘D1’; con delibera di Giunta 299/2009 e successive modifiche ed integrazioni è stato altresì approvato il programma di fuoriuscita dei quarantaquattro lavoratori già titolari di contratto di diritto privato a termine, che sono stati, in tal modo, declassati dalle rispettive categorie; i casi più eclatanti di ingiustizia rilevati dai dipendenti, tuttavia, si registrano relativamente alle ore settimanali di lavoro, aumentate esponenzialmente in alcuni casi e rimaste quasi invariate in altri. Ritengo che la situazione di fatto venutasi a creare stia minando la serenità dei dipendenti che, pur trovandosi stabilizzati, hanno comunque visto concretizzarsi delle gravi ingiustizie e disattese, in alcuni casi, le loro legittime aspettative di carriera. Auspico, pertanto, che questa Amministrazione proceda quanto prima a fissare una serie di incontri con i dipendenti, riportando al primo posto l’imprescindibile opera di concertazione con le risorse lavorative dell’Ente, affinché si riesca a trovare un punto di incontro fra le esigenze dell’Amministrazione e le istanze dei lavoratori. Non vorremmo, infatti, che il perdurare del malcontento, che già in questi giorni viene palesato dai dipendenti, portasse ad un progressivo inasprimento delle posizioni che, di fatto, metterebbe seriamente a repentaglio la fornitura di prestazioni essenziali per la vita della Città” conclude Latino, sottolineando “la necessità di riconsiderare la centralità del capitale umano del Comune, quale prima vera ricchezza della collettività e dell’Ente stesso, e di sostenere i lavoratori nella loro crescita intellettuale e professionale, come evidenziato da Mons Crociata nel suo intervento su ‘Eucaristia e cittadinanza’ al convegno di Cosenza del 1 Ottobre scorso”.