Il Sindaco Antonino Savarino ha inviato un lettera al Presidente dell’ Anci Sicilia e per conoscenza ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Siracusa, ai Coordinamenti Provinciali dell’Anci Sicilia e ai Consiglieri Comunali di Rosolini, per portare all’attenzione la questione del rispetto del Patto di Stabilità interno. Così scrive il primo cittadino:
“ Le regole dettate per il rispetto del patto rischiano di travolgere e di paralizzare l’attività amministrativa anche di quei comuni, come Rosolini, che per ben due anni, e al costo di sacrifici non indifferenti, lo hanno rispettato. Ci si aspettava che, a fronte di una politica di bilancio oculata ed equilibrata che ha permesso di centrare gli obiettivi del patto di stabilità interno negli anni 2008 e 2009, giungesse una risposta di sostegno e di incentivazione. Invece, facendo riferimento al 2007, anno in cui il patto di stabilità era stato violato da altra amministrazione, viene richiesto al mio comune per il 2010, ed in modo ancora più gravoso, per il 2011 il rispetto di regole assolutamente restrittive e penalizzanti che, al contrario, sono di ostacolo al mantenimento degli obiettivi di bilancio. L’ANCI Sicilia tanto sta facendo con riguardo alle questioni legate al patto di stabilità, ma ritengo che deve essere fatto molto di più per tutelare quei comuni virtuosi che, stretti in un vicolo cieco, non possono dare risposte che la città si aspetta in termini di programmazione, di servizi e di investimenti. L’ingiustizia è palese per una comunità che già molti sacrifica ha dovuto affrontare e che soffre le deficienze ed economiche proprie del meridione d’Italia. E se a questo aggiungiamo anche i tagli dei conferimenti statali e regionali, nonché l’abolizione dell’ICI, il quadro appare completo nella sua drammaticità- Giusto ieri i Sindaco del nord Italia, che pure vivono in un contesto sicuramente più favorevole rispetto ad un paese dell’estremo sud, hanno manifestato contro i vincoli del patto di stabilità, ricevendo l’appoggio del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che definisce il patto “una vera e propria tortura nei confronti delle nostre amministrazioni locali” perché blocca gli investimenti pubblici degli enti “virtuosi” e li penalizza rispetto a quelli viziosi. A maggior ragione dobbiamo fare noi, avendo il dovere di tutelare i nostri cittadini ed il nostro territorio che meritano servizi efficienti ed uno sviluppo sociale ed economico. Ti invito pertanto ad intraprendere ogni iniziativa utile e opportuna a favore della nostra gente e contro le ristrettezza del patto di stabilità”
Il RESPONSABILE Giuseppe Lorefice