Rosolini – La battaglia del parlamentare regionale dell’Mpa Pippo Gennuso contro la realizzazione del cavalcaferrovia sulla provinciale 26 Rosolini –Pachino a ridosso del centro abitato rosolinese, continua a 360°. Dopo la presentazione un ordine del giorno al Presidentedell’Ars Cascio con il quale lo invita a deferire ai sensi degli articoli 29 e 29 bis del Regolamento interno, alla IV Commissione legislativa permanente dell’Assemblea Regionale Siciliana “Ambiente e Territorio” un ‘indagine sugl’interventi urgenti volti a revocare la realizzazione dell’opera al fine di indagare sui fatti che hanno portato a dare il via libera, Gennuso si rivolge alla Procura della Repubblica di Palermo. La decisione comunicata dallo stesso parlamentare attraverso una nota stampa. “ Rappresenterò in quella sede – si afferma nel comunicato a firma del deputato autonomista – per rappresentare le criticità che a mio avviso sono riscontrabili ne l provvedimento relativo all’approvazione della variante al Piano Regolatore del Comune di Rosolini per la realizzazione di un cavalcaferrovia. Tale atto avrebbe presupposti non tecnici ma politici. Inoltre – prosegue Gennuso – occorre evidenziare che tale opera ha un elevato impatto ambientale, aggrava l’inquinamento acustico-atmosferico e sottopone il territorio a gravi rischi in relazione a dissesto idro –geologico. Infine, cosa ancora più grave – sostiene Gennuso – l’approvazione da parte del Cru è avvenuta senza i pareri della Sovrintendenza dei BB.CC. si Siracusa, non garantendo la tutela del paesaggio”. Una querelle sulla quale l’esponente autonomista non intende assolutamente mettere la parola fine. C’è chi sostiene tutto l’inverso e saluta la decisone del Cru in modo positivo. In tal senso si è già espresso l’assessore provinciale Tino Di Rosolini e lo stesso primo cittadino rosolinese il quale sostiene che la realizzazione dell ’opera porterà solo benefici alla città sotto l’aspetto della fluidificazione del traffico sia sotto l’aspetto economico.