Rosolini – Giunge alla sua sesta edizione la manifestazione “Befana nerazzurra”, ideata e portata avanti dalla locale associazione sportiva e culturale “Peppino Prisco”. Una manifestazione che coniuga sport e solidarietà. “ Si tratta – ha precisato il presidente del sodalizio Santino Cataudella, nel corso della conferenza stampa di presentazione- di un evento che si pone come obiettivo primario quello di sviluppare l’idea e la consapevolezza che lo sport, in qualsiasi ottica si guarda, non deve e non può essere fine a se stesso. Non deve limitarsi a restare nel proprio ambito. Lo Sport è un ottimo strumento per creare momenti di incontro, condivisione e aggregazione e solidarietà”. Ed è proprio in quest’ottica che il programma della manifestazione è stato improntato. Il ricavato andrà per l’ennesima volta in beneficenza e quest’anno è stata scelta l’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto che da anni lotta contro la pedofilia. Per l’occasione sarà presentato ufficialemtne un cortometraggio antipedofilia offerto e realizzato interamente a Rosolini dal regista argentino Robert Garay che da diversi anni ormai presta la sua attività tra l’Argentina e l’Italia. Diversi i momenti aggregativi che vanno dallo sport, con il torneo di calcio riservato ai bambini di sette e otto anni, allo spettacolo serale intriso di cabaret, musica, danze. “La nostra associazione –ha precisato ancora Cataudella – da diversi anni a questa parte ha portato avanti questa iniziativa andando a coinvolgere altre realtà cittadine come le scuole di ballo, le scuole di calcio, per far sì e far capire a tutti ed in particolar modo ai bambini, che lo sport non è solamente attività agonistica o promozionale, ma anche momento di aggregazione e di crescita comunitaria nel rispetto della società civile e delle regole che la sostengono. Il grande successo di pubblico raggiunto nel corso delle varie edizioni e le adesioni ottenute è la dimostrazione dei grandi passi avanti compiuti in questa difficile opera di sensibilizzazione. Non è facile far capire che lo sport abbatte le barriere e contribuisce a migliorare la società, al rispetto di tutte le parti che la compongono siano esse istituzioni o realtà associative pubbliche e private, volontari e non”.
Giuseppe Lorefice