Ancora fumata nera sulla presidenza del consiglio comunale. La maggioranza che sostiene il Sindaco Calvo è stata costretta a rinviare i lavori della massima assise cittadina per mancanza del numero legale venuto meno dopo il punto riguardante il giuramento dei consiglieri assenti alla prima seduta. Così come accaduto alla prima seduta, allorquando i consiglieri della minoranza avevano abbandonato i lavori facendo venir meno il quorum necessario ( quattordici) per procedere alla elezione, anche al secondo appuntamento hanno fatto lo stesso. Una presa di posizione questa che era già nell’aria anche perché quattro consiglieri, sempre dell’area di opposizione, i tre di “Patto Civico” e l’esponente di “Etica” non si sono neppure presentati in aula. Anche tra che è rimasto in aula, ci riferiamo al consigliere Concetta Calvo che non ha ancora assunto un posizione precisa con gli undici del gruppo del sindaco Calvo, ha evidenziato qualche insofferenza. Nel suo intervento la Calvo infatti non ha condiviso la presa di posizione proprio del gruppo maggioritario auspicando un’apertura al dialogo con le forze di opposizione per concordare un nome su cui far convergere il nome da eleggere per la presidenza. Duro il commento del primo cittadino, presente ai lavori, il quale ha stigmatizzato ancora una volta il comportamento dei consiglieri di opposizione che con il loro atteggiamento stanno creando un empasse nociva per la città. Il sindaco Calvo nel suo intervento, ha invitato il gruppo dell’opposizione a gettare la maschera e dire chiaramente cosa chiedono e “quale poltrona” vogliono andare ad occupare. Dopo l’intervento del Sindaco, è arrivata la richiesta di posticipazione dei lavori da parte del consigliere Giannì a lunedì 13 aprile alle ore 20 auspicando che in questo lasso di tempo possa aprirsi un dialogo costruttivo tre le varie forze politiche tale da fare superare l’empasse istituzionale. Intanto è attesa per questi giorni la risposta dal competente Assessorato Regionale la risposta al quesito posto dagli amministratori per sapere se occorre sempre raggiungere quota quattordici per procedere alla trattazione del punto relativo alla elezione del presidente o se detto numero possa scendere a undici in rapporto alla nuova composizione del civico consesso.