Rosolini- Proseguono le scaramucce tra consiglieri di opposizione e maggioranza dopo la elezione del terzo componente il Collegio dei Revisori dei Conti avvenuta nell’ultima seduta del consiglio comunale. A dare il la alla querelle ci aveva pensato uno dei due consiglieri del Pd Piergiorgio Gerratana, che, attraverso una dichiarazione, riportata da un quotidiano isolano, aveva definito il Macauda non coerente e doppiogiochista. Secondo l’esponente del Pd infatti il Macauda pur di difendere l’assessorato del fratello, alla aveva fatto marcia indietro sulle sue posizioni iniziali, cambiando in corsa il nominativo da eleggere”. Dichiarazioni alle quali il consigliere Macauda, aveva a sua volta replicato con durezza. Macauda, nel mostrarsi stupito per le affermazioni del collega consigliere aveva difeso il suo operato ritenendolo sempre coerente con il proprio modo di agire sia nella vita quotidiano che sul fronte politico. “Sono indignato profondamente dalle accuse profuse in maniera gratuita da mestieranti della politica –aveva affermato in una nota Macauda – che di essa ne fanno una utilità per vivere(o, sopravvivere). Se qualcuno dell’”opposizione” ha fatto accordi sotterranei con qualche sensale piccolo, grande o di altro sesso, oggi si rivolga a queste persone e non faccia riferimento alla mia persona. Non ho assolutamente bisogno di fare ripensamenti all’ultimo minuto perché non ho in atto progetti alternativi a codesta amministrazione. Altresì, affermo, che è il momento di fare, caro Piergiorgio, una vera e leale opposizione costruttiva, cosa che non vedo nel panorama politico locale. Sarà sempre apprezzato il momento in cui la politica lasci “ U Curtigghu”, le ambiguità politiche di qualche giovane pseudo leader, abbandoni il pressappochismo, l’infantilismo e soprattutto il cialtronismo politico che impediscono la crescita e l’avvento di una società”. A tali affermazioni e a difesa di Gerratana, è scesa in campo anche la segreteria locale del Pd con una nota nella quale tra l’altro si afferma: “ Aver tratto spunto per una riflessione da una più che legittima critica politica rivoltagli dal nostro consigliere comunale Piergiorgio Gerratana è ulteriormente sintomatico di quell’atteggiamento che ha tratteggiato il percorso politico di Andrea Macauda. Una pratica politica, quella di quest’ultimo, sempre caratterizzata e segnata da “divergenze nei confronti della dirigenza” dei movimenti o forze politiche in cui ha militato. Se solo avesse l’onestà intellettuale di chiamare le cose col loro nome, di certo se ne arricchirebbe in dignità politica. Ergersi a Professore o, ancor più, a Preside della politica in contrapposizione a non meglio indicati mestieranti della stessa ha il sapore di un cazzotto nella pancia di una città che è costretta a subire l’arroganza e sfrontatezza di chi pensa che gli interessi di una comunità locale possano essere assicurati da una gestione familistica.Condizionare il proprio sostegno politico ad una giunta municipale alla sola condizione che di essa ne faccia parte un cognato piuttosto che un fratello è la cartina di tornasole dello spessore con cui si agisce. La presenza e il prestigio sociale sono un’altra cosa, caro consigliere, che non possono essere conseguiti neanche con concorsi truccati o poco trasparenti”
Giuseppe Lorefice
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