Rosolini – A pochi mesi dalle elezioni amministrative le strade della colazione del primo cittadino Savarino e il Movimento “Aria Nuova” si dividono. Dopo l’abbandono della coalizione di due consiglieri ex pidiellini, Nobile e Sipione, , abbandona la coalizione l’unico rappresentante in consiglio comunale, Maurizio Rizza che non appoggerà più la maggioranza schierandosi di fatto con l’opposizione. A seguito di questa decisione, annunziata dal leader del Movimento il prof. Giuseppe Guastella, vengono meno i presupposti per la presenza in Giunta dell’assessore Giusy Minardo, espressione di “Area Nuova”, che deteneva le rubriche alla P.I., Refezione Scolastica ed Ecologia. Una decisone maturata, come ha lasciato intendere lo stesso Guastella, a seguito del mutamento dello scenario politico sia a livello nazionale, regionale e comunale, un mutamento che lo spingono a ritornare nell’alveo del centrosinistra la qualcosa stride con la coalizione del Sindaco che si colloca nel centrodestra. Oltre l’aspetto politico a determinare la decisione del Guastella la mancata attuazione di determinati servizi come la refezione scolastica, l’asilo nido che, nonostante i continui solleciti e sforzi del gruppo non sono stati avviati disattendo la programmazione proposta dallo stesso gruppo. Da qui dunque la decisone maturata dagli esponenti del Movimento. Laconico il commento del Sindaco Savarino. “Dispiace – afferma – come dopo i tanti reiterati proclami di fedeltà, di stima, fiducia e la manifesta ferma volontà di andare avanti non solo fino al termine della consiliatura ma anche oltre, arrivi di colpo la decisone del prof. Guastella solo a pochi mesi dalla scadenza del mandato. Un passo indietro che ci lascia perplessi. Per quanto attiene l’assessore Minardo resta fermo il mio ringraziamento per il lavoro e l’impegno profuso fino alla fine e le eventuali sue dimissioni sono legate a precise scelte politiche e non certamente per essere venuti meno i rapporti di fiducia sia con il sottoscritto che con i colleghi della Giunta. Per questo mi corre l’obbligo di ringraziarla”.
Giuseppe Lorefice