Roma, 25 gen – “A pochi giorni dal viaggio di Papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo, il mio pensiero va alla popolazione di questo martoriato Paese africano che da 26 anni è in preda alla disperazione per via di una sanguinosa guerra che ha devastato la vita di milioni di uomini, donne e bambini”. A dirlo è Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Cammera dei Deputati.
“Non possiamo dimenticare le uccisioni e gli scontri che dal secondo dopoguerra ad oggi hanno seminato morte e povertà. E non possiamo chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie che continuano ad interrogare la comunità internazionale, l’opinione pubblica mondiale e la stessa societá civile congolese, piegata da drammi indicibili” sottolinea Minardo.
“In Congo, nel 1961, l’Italia intera pianse i tredici aviatori della 46a Aerobrigata di di Pisa dell’Aeronautica Militare impegnati in una missione di pace sotto l’egida dell’Onu. Essi vennero barbaramente trucidati a Kindu – ricorda Minardo -. Allora la comunità italiana si strinse attorno ai familiari e alla Forza Armata. Non possiamo dimenticarli, così come non possiamo dimenticare l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo uccisi il 22 febbraio 2021. Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle atrocità che continuano a perpetrarsi in una delle nazioni più sfruttate al mondo. Per questo ritengo occorra lavorare per il ripristino della pace nella Repubblica Democratica del Congo. Un impegno tra le urgenze della mia agenda politica” prosegue Minardo che nel 2004 ha lavorato per la sigla dell’Accordo di cooperazione internazionale tra l’Università di Catania e l’Università Cattolica del Graben di Butembo, nel nord Kivu della Repubblica Democratica del Congo.
“Penso che le speranze di un Paese siano legate alle nuove generazioni che debbano essere messe nelle condizioni di poter far crescere a tutti i livelli i settori della vita politica e civile – sottolinea Minardo -. L’accordo tra i due atenei punta allo scambio interfacoltà di studenti italiani e congolesi per il trasferimento di competenze e conoscenze utili nel campo della medicina, dell’ingegneria, dell’agricoltura, dell’economia e delle scienze politiche. Accordo che ha visto giovani italiani studiare nella Repubblica Democratica del Congo e i loro coetanei congolesi venire in Italia per seguire percorsi formativi e accrescere la propria professionalità, sulla scia degli insegnamenti di Enrico Mattei e del suo amico Giorgio La Pira” aggiunge Minardo.
“Oggi – ribadisce il Presidente della Commissione Difesa della Camera – siamo chiamati a riflettere sulla storia dell’ex Zaire, poi Congo belga e oggi Repubblica Democratica del Congo. Siamo chiamati a riflettere sul nord Kivu, specchio di un Paese che ha visto un lungo periodo di colonialismo, poi una sanguinosa guerra civile e ora uno scenario di disastri umanitari: massacri generalizzati, devastazione ecologica, bambini soldato, stupri etnici usati come arma del conflitto e una gigantesca economia di guerra intorno alle ricche risorse del sottosuolo”.
Per questo intendo fare quanto nelle mie possibilità, nei diversi luoghi istituzionali deputati, per sollecitare l’impegno della comunità internazionale per la pace nella Repubblica Democratica del Congo” conclude Minardo