Siracusa, 13 aprile 2017. Se la civiltà di una società è commisurata al grado di rispetto e tutela che gli uomini riservano agli animali allora Siracusa, anche in questo caso, non può che essere fanalino di coda.
L’assenza di ogni piano d’azione da parte dell’amministrazione per contrastare il fenomeno del randagismo locale è l’ennesima dimostrazione dell’inconsistenza di una classe politica nel pianificare soluzioni e dare risposte concrete ed è, anche, una mancanza d’umanità che trasforma, così, un problema in un business!
Si spende oltre un milione di euro l’anno sul “fenomeno randagismo”, senza che questo impiego di denaro sortisca il benché minimo effetto sull’andamento della curva di crescita.
L’analisi degli ultimi dati, aggiornati al 2016, mostra un incremento continuo del numero della popolazione canina e felina la quale, vista la saturazione dei canili a gestione privata, rischia di generare situazioni di potenziale pericolo sia per l’incolumità pubblica che per la stessa vita di cani e gatti, spesso oggetto di azioni vigliacche, cruente e violente, senza che mai si riesca ad assicurare i colpevoli alla giustizia.
In un territorio non monitorato, la mancanza di campagne di sensibilizzazione e di sterilizzazione, l’incapacità di portare avanti politiche che consentano un progressivo svuotamento dei canili, la cristallizzazione di un sistema dove tutto passa attraverso la gestione privata ha portato ad una condizione al limite del collasso.
Non serve infilare la testa sotto la sabbia come gli struzzi, il problema esiste e le soluzioni finali non possono essere quelle che ha provato ad attuare qualche giorno fa il sindaco di Palermo – a mo’ di “deportazione” – così come non serve continuare a stipulare protocolli d’intesa e tavoli tecnici se poi questi si riducono ad una farsa di presenzialismo senza esser seguiti da azioni consequenziali.
A Siracusa urge un cambio di rotta: l’amministrazione si desti dal sonno atavico in cui versa e cominci a dare risposte serie e di ampio respiro, si adoperi per il riconoscimento e la tutela delle colonie feline, metta a regime le strutture e trovi le soluzioni che diano continuità alle sterilizzazioni, collabori con le associazioni per trovare e garantire i ricoveri nelle fasi pre- e post-operatorie.
Invece, quello che ad oggi si riscontra, è il silenzio totale, l’amministrazione si desta dal sonno solo per ironizzare sulle soluzioni proposte dal Movimento, dimenticandosi quasi d’essere lei stessa a governare e ad occuparsi della città.
Diverse sono le domande che ci si pone e che ad oggi non trovano risposta: ci si chiede come sia accettabile un’epidemia di cimurro nei canili se i vaccini vengono effettuati; come sia concepibile l’assenza di un comportamentalista nei canili se tale figura è prevista dalla legge; come sia possibile il costante ritrovamento di esche con chiodi all’interno, che rappresentano un reale e costante pericolo per animali vaganti ma anche padronali. Il paradosso è che, nonostante ci si trovi in tale situazione, al Comune i dirigenti di settore, anche per il 2016, hanno ottenuto il premio di produttività per aver conseguito i propri obiettivi che, per il randagismo, si riducono al semplice rinnovo delle convenzioni per la gestione dei canili privati.
Se sono questi gli obiettivi che un’amministrazione responsabile e cosciente si prefigge per risolvere e contrastare il fenomeno del randagismo allora è del tutto chiaro che difficilmente – fin quando a governare sarà questa classe di uomini, ancor prima che politici – si potrà affrontare la situazione in maniera seria ed efficace oltre che, economicamente proficua per le casse comunali.
Il M5S Siracusa sostiene e crede fermamente, dunque, nella necessità di un controllo capillare del territorio, nelle campagne di sterilizzazione h24 e nella realizzazione di strutture pubbliche aperte al mondo associazionistico no profit.
A breve, il M5Stelle organizzerà una assemblea aperta a Siracusa, durante la quale saranno trattate le criticità più urgenti nonché le risposte di cui la città necessita proprio nell’ambito della problematica del randagismo.