Lui, rumeno, spaccia a minori, il compagno, brasiliano transessuale recidivo, si prostituisce.
Il blitz ieri pomeriggio in Corso Vittorio Veneto su segnalazione dei residenti.
La Squadra Mobile nel 2016 ha chiuso 8 case, nel 2014, 9 e 15 nel 2015.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto MIHAILA Alin George, nato in Romania il 24.11.1992 per spaccio di hashish a minorenne.
Ieri pomeriggio un residente del centro storico riferiva alla Squadra Mobile che in una casa del Corso Vittorio Veneto vi fosse uno strano via vai, a suo dire probabili clienti di un transessuale che da poco dimorava in quel basso.
Immediatamente veniva dato inizio all’attività di osservazione ed effettivamente dopo meno di un’ora giungeva un ragazzo; si affacciava un soggetto, peraltro già conosciuto dai poliziotti, in quanto transessuale che in altre occasioni era già stato allontanato perché si prostituiva in case del centro storico.
Dopo pochi secondi, da casa del transessuale, si affacciava un altro giovane che consegnava qualcosa al minorenne e tutti e tre entravano in casa. Immediatamente scattava il blitz perché proprio davanti agli occhi degli uomini della Polizia di Stato si stava consumando il reato di spaccio.
Non appena gli agenti bussavano alla porta, il minorenne acquirente tentava di fuggire dal retro ma veniva prontamente bloccato.
All’interno del piccolo appartamento venivano identificati, il transessuale brasiliano di 43 anni che ammetteva di prostituirsi in quella casa da poche settimane, il suo compagno Mihaila Alin George di 24 anni colto in flagranza di reato mentre cedeva droga e l’acquirente di quest’ultimo, anche lui rumeno, di anni 17, già segnalato altre volte come assuntore di sostanze stupefacenti.
Al termine del controllo, lo spacciatore veniva arrestato, la casa veniva chiusa e il proprietario dell’immobile veniva diffidato da locare l’appartamento a soggetti che ivi si prostituiscono.
Il transessuale brasiliano veniva diffidato da reiterare ancora l’attività di prostituzione nel territorio di Ragusa e nonostante la sua regolarità sul territorio nazionale, verranno valutate le condizioni di mantenimento di tale titolo di soggiorno. L’uomo riferiva di non voler andare via da Ragusa in quanto ha un ottimo giro d’affari e si prostituisce da diversi anni avendo ormai un giro di clienti che non vuole perdere.
Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci chi si prostituisce (o chi per loro), non inseriscono la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna o l’uomo e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.
Nel 2015 sono state chiuse ben 15 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento e tuttora i proprietari hanno perso il possesso delle loro proprietà.
Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come per il sesso di gruppo.
La Squadra Mobile, per ordine del Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, sta effettuando ulteriori verifiche sugli immobili segnalati dai cittadini, al fine di permettere a tutti gli abitanti delle zone interessate in provincia di non avere problemi nel vivere quotidiano.
“La Polizia di Stato di Ragusa, in questa occasione, grazie sempre ai cittadini, è riuscita, oltre a chiudere l’ennesima <<casa del piacere>> anche ad arrestare uno spacciatore che vendeva droga a minorenni”
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola