«Bisogna dare atto a questa Soprintendenza, così come al Libero consorzio comunale di Ragusa, che sono stati fatti dei passi da gigante nel campo della progettazione europea». Così Corrado Monaca, responsabile dei laboratori Betontest di Ispica, nel suo intervento a margine della conferenza stampa indetta ieri alla Sala Ideal, in Piazza Libertà, dal soprintendente ai Beni culturali Calogero Rizzuto, per tracciare il bilancio dell’attività portata a termine nel corso del mandato.
Monaca, nel congratularsi con il soprintendente per il nuovo e prestigioso incarico di direttore del parco archeologico di Siracusa, ha sottolineato il nuovo clima collaborativo e propositivo introdotto da Rizzuto, che ha favorito una sinergia sempre più stretta tra gli ordini professionali, privati e pubblica amministrazione. Il responsabile dei laboratori Betontest ha evidenziato poi alcuni dei principali risultati ottenuti, quali il decreto di vincolo alla tutela della casa di Giorgio La Pira a Pozzallo e la nuova mentalità pronta a individuare le opportunità offerte dai bandi europei, connessa alla capacità di avere una struttura dedicata allo studio dei bandi di settore, alla predisposizione dei relativi progetti e all’intercettazione dei finanziamenti europei.
«L’apposizione del vincolo alla casa di La Pira a Pozzallo – ha dichiarato Monaca – è un passo importante che avevo auspicato, insieme alla professoressa Grazia Dormiente, già in occasione della tavola rotonda organizzata per il 40° anniversario della morte di Giorgio La Pira. Anche nel mio volume “Giorgio La Pira sindaco innovativo. La reinvenzione del modo di governare oltre la planologia”, appena pubblicato dalla casa editrice Città Nuova, sono tornato sull’argomento. Perciò ho accolto con entusiasmo questo decreto da tempo atteso, che è coinciso con l’ultimo atto firmato dal soprintendente Rizzuto prima di lasciare Ragusa. Mi risulta che anche l’iter per il vincolo alla casa natale di La Pira, in via Giulia a Pozzallo, sia a buon punto e che il decreto è stato notificato tramite l’ambasciata italiana ai proprietari che vivono negli Stati Uniti d’America».
«Adesso – ha concluso Monaca – auspico la nascita di una Compagnia Mediterranea sul modello della “Compagnia delle Indie fiorentina” di La Pira. Si tratta di un approccio innovativo alla pianificazione, considerata come strumento di democrazia e partecipazione. Una pianificazione socio-economica unificata e integrata, meta-disciplinare, per rilevare le esigenze e i problemi dei cittadini, suddivise negli ambiti strategici – economico, sociologico, urbanistico e religioso – per poi formulare programmi di intervento e progetti risolutori grazie a una sorta di “sussidiarietà orizzontale” o sinergia pubblico-privato».