SIRACUSA – LA POLIZIA DI STATO HA DENUNCIATO DUE PERSONE
Agenti delle Volanti della Questura di Siracusa, in servizio di controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà G.E. (classe 1996) residente in Siracusa, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari, e P.F. (classe 1991), anch’egli siracusano, per il reato di inosservanza all’obbligo di dimora cui è sottoposto.
AVOLA – LA POLIZIA DI STATO HA DENUNCIATO UN UOMO PER DANNEGGIAMENTO
Agenti del Commissariato di P.S. di Avola hanno denunciato in stato di libertà G.S. (classe 1981), di Avola, per il reato di danneggiamento aggravato di beni pubblici. L’uomo aveva rotto il vetro di una porta di un Ufficio Comunale.
NOTO – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIATO DUE PERSONE
Agenti del Commissariato di P.S. di Noto hanno denunciato in stato di libertà F.F. (classe 1989) e F.R. (classe 1989) entrambi residenti a Noto, per non aver ottemperato alle prescrizioni relative un provvedimento (Foglio di Via Obbligatorio) emesso dal Questore di Parma.
PACHINO – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA DUE GIOVANI PER RICETTAZIONE
A seguito di attente indagini di polizia giudiziaria, Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino, nella giornata di ieri, hanno denunciato in stato di libertà S.G.E. (classe 1995), di origine venezuelana, già noto alle forze di polizia, e G.V. (classe 1992) residente in Portopalo di Capo Passero, anch’egli noto alle forze di polizia, per il reato di ricettazione.
I due giovani sono accusati di essere i principali responsabili dei furti in abitazione consumati nelle settimane scorse. Gli agenti, seguendo un canale investigativo poi rivelatosi esatto, sono riusciti a recuperare la refurtiva (vd. FOTO) consistente in una serie di oggetti in oro trafugati nelle abitazioni: anelli, spille, collanine, orecchini, bracciali per un valore complessivo di circa 1000 euro. I preziosi erano stati già piazzati presso un compra oro locale che, ignaro, li aveva acquistati registrando le operazioni compiute.
Le vittime, opportunamente contattate, hanno riconosciuto gli oggetti di loro proprietà e, pertanto, si è proceduto alla restituzione del maltolto ai legittimi proprietari. Ulteriori accertamenti sono tutt’ora in corso per risalire ad eventuali complici.