“La riapertura del centro nascite all’ospedale di Noto è una priorità che deve concretizzarsi al più presto, senza ulteriori ritardi”.
A lanciare il grido di allarme e a sollecitarne la ripresa del servizio, il parlamentare regionale Pippo Gennuso che non gradisce il differente trattamento tra strutture operanti nel territorio isolano che addirittura non hanno i requisiti previsti ovvero sotto la soglia consentita. “Ho appreso – afferma Gennuso – che altre strutture di Asp isolane, vedi S. Agata di Militello, dietro assicurazioni dell’Assessore regionale alla Salute Razza, non chiuderanno. Una chiara disparità di trattamento che non possiamo accettare.”.
Gennuso chiede ancora una volta che il territorio della zona sud del siracusano venga preso nella dovuta considerazione che merita.
“Si lascia sguarnito – aggiunge Gennuso – un territorio e si toglie un punto riferimento strategico di assistenza ai cittadini. Non possiamo permettere a nessuno di considerare la salute come un privilegio da distribuire in virtù di meri dati numerici , spesso non rispondenti, e non tenere conto di un punto nascita come quello del Trigona di Noto che è un riferimento per le comunità di un’area di oltre 120 mila unità. Occorre garantire la totale sicurezza delle partorienti e dei nascituri che non può trovare una risposta nell’invio presso altre strutture sanitarie che spesso sono sovraccarichi,
All’assessore Razza pertanto chiedo che riveda i suoi piani e i suoi progetti e dia le disposizioni necessarie per far riattivare, attraverso apposita deroga al limite dei parti annuali imposti dalla normativa, il punto nascite nel nosocomio netino che era ed è nelle condizioni di essere efficiente e idoneo. In questa direzione – conclude il parlamentare regionale – è rivolto il mio impegno costante affinché il Governo regionale capisca quanto sia importante in tutti i suoi aspetti, il presidio sanitario netino per un territorio come la zona sud ”.