I Carabinieri del N.I.L., unitamente ai Militari del Comando Provinciale di Siracusa, su impulso e d’intesa col Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, hanno eseguito controlli e verifiche in cantieri edili, aziende agricole ed esercizi commerciali, al fine di arginare il dilagante fenomeno del lavoro nero e del caporalato.
La lotta al sommerso costituisce un’assoluta priorità per l’Arma dei Carabinieri della Provincia ed è oggetto di approfondimento frequente in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Sig. Prefetto di Siracusa, Dott. Giuseppe Castaldo.
10 gli accessi ispettivi eseguiti in altrettante aziende, tra i Comuni di Siracusa, Noto, Pachino, Carlentini e Francofonte.
Sono state esaminate 31 posizioni lavorative, di cui 12 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo.
8 lavoratori erano occupati completamente in nero.
– 2 in un cantiere edile;
– 3 in un gommista;
– 3 in un ristorante;
Tra le 10 ispezionate, per le 3 aziende sopra elencate è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nei confronti di altri 5 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che riguardano: l’omesso invio dei lavoratori a visita medica obbligatoria, omesse misure di sicurezza contro il rischio da folgorazione in cantiere, mancata segnaletica per i pericoli potenziali di cantiere, mancata verifica tecnico-professionale da parte dell’appaltatore nei confronti delle aziende che prendono lavori in subappalto ed infine utilizzo di macchinari privi dei requisiti di sicurezza.
In tutti i casi, comunque, sono sempre state impartite precise disposizioni ai datori di lavoro, col fine di far ripristinare le condizioni di sicurezza obbligatorie.
Nei confronti di altri 2 titolari di attività imprenditoriali è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori. Inoltre è stata disposta l’immediata rimozione dei due impianti di videosorveglianza privi di autorizzazione, in quanto che consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti di una azienda agricola e di una gelateria.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a oltre 30 mila euro e le ammende contestate ammontato a quasi 10 mila euro.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno per garantire il rispetto dei contratti di lavoro, a tutela dei lavoratori impegnati nei vari settori produttivi.