Aveva subito una rapina nella notte del 2 novembre scorso presso la proprio abitazione di Città Giardino, durante la quale sotto minaccia di un’aggressione fisica, una 59enne siracusana era stata costretta a consegnare al rapinatore, il proprio telefono cellulare, alcuni gioielli in oro del valore di 1500,00 euro e una somma contante per il valore di 350,00 euro. La vittima del reato aveva immediatamente denunciato il fatto ai Carabinieri ed aveva fornito una sommaria descrizione fisica del malfattore senza però riuscire ad identificarlo con certezza dato il forte shock e paura. Erano iniziate così le indagini dei militari dell’Arma per rintracciare il soggetto ed assicurarlo alla giustizia.
Nel frattempo, alle prime luci dell’alba del 7 novembre, i Carabinieri avevano tratto in arresto due soggetti Parentignoti Rosario, classe 1984, disoccupato avolese e pregiudicato e Alì Omar, classe 1990, disoccupato siracusano con precedenti di polizia, per due episodi di tentato furto ai danni del palazzetto dello sport di Priolo e di un distributore di carburante della zona, sottoponendoli agli arresti domiciliari. Ebbene, proprio grazie ad una foto del Parentignoti, divulgata da un testata giornalistica locale online, che la vittima della rapina del 2 novembre, è riuscita a identificare con certezza l’autore del reato e l’ha immediatamente denunciato ai Carabinieri. Effettuati vari riscontri investigativi che hanno determinato un quadro indiziario molto grave a carico Parentignoti Rosario, i Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo, hanno eseguito il fermo dello stesso e lo hanno condotto presso il carcere “Cavadonna” così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa. Nella giornata di ieri, infine, la misura cautelare è stata convalidata dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa.