I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo (SR) hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, Gentile Giuseppe, classe 1942, residente in quel centro, coniugato, incensurato, indagato per il reato di atti sessuali con minorenne aggravati. Il provvedimento cautelare scaturisce da una tempestiva attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Siracusa, avviata dai Carabinieri di Priolo Gargallo dopo aver raccolto ed approfondito le dichiarazioni di una madre preoccupata per lo strano atteggiamento di chiusura emotiva e gli insoliti cambiamenti d’umore notati nella figlia di soli nove anni verificatisi nell’ultimo periodo, specie al rientro dai momenti di svago trascorsi in un parco giochi del luogo. Dopo una sola settimana di indagine, i militari dell’Arma hanno ricostruito una vicenda squallida: in quel parco giochi la bambina è stata avvicinata dall’odierno arrestato, inizialmente con la scusa che entrambi portava a spasso il proprio cane e che l’anziano era amico dei suoi genitori. Ottenuta la fiducia e la confidenza della vittima prescelte, da questo iniziale approccio si è ben presto passati a continui complimenti rivolti dall’anziano alla bimba, dapprima sommessi e gentili, affiancati dall’offerta di soldi e piccoli regali come comprare patatine e caramelle; in seguito espliciti, volgari, con chiare allusioni ed apprezzamenti di natura sessuale. Purtroppo, alle parole hanno fatto seguito i fatti, con l’anziano che ha più volte palpeggiato la bimba sulle parti intime, sbottonandosi i pantaloni per mostrare e farsi accarezzare i genitali. I fatti si sono compiuti in un arco temporale compreso tra l’11 ed il 26 settembre: due settimane che se da un punto di vista investigativo rappresentano un tempo brevissimo per l’avvio e la positiva conclusione di un’indagine, certamente nella psiche e nello sviluppo della bambina lasciano un segno più radicato e duraturo. In ragione dell’avanzata età, l’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione dove sarà costantemente controllato dai Carabinieri. I Carabinieri di Priolo Gargallo, toccati nell’intimo di genitori ancor prima che di appartenenti all’Arma, si sono stretti intorno alla famiglia e continueranno a prestarle assistenza e supporto in ogni forma al fine di assicurare alla bimba quel futuro sereno e spensierato che è diritto inviolabile di ogni bambino. Chiunque, direttamente o indirettamente, dovesse aver percezione di simili situazioni, anche meramente ipotetiche, notate nei parchi giochi, davanti alle scuole, nei luoghi di ritrovo e nei plessi sportivi frequentati da giovani e giovanissimi, lo segnali immediatamente ai Carabinieri, anche in anonimato, al fine di consentire un’immediata verifica che consenta, come in questo caso, di porre velocemente fine all’orrore tutelando anche altri bambini.