Inizialmente soltanto Noto Nostra diceva cose non attinenti alla verità, adesso tale prassi poco edificante si è allargata anche a questa aggregazione di “sigle” che comprende, oltre a “Noto Nostra”, anche “Noto Libera”, “Impegno per Noto” e “Rinnovamento politico netino”.
Questi movimenti, in maniera assolutamente non veritiera, dichiarano la non opportunità che si faccia il Parco degli Iblei. Gli stessi, ai quali si riconosce una discreta capacità intellettuale, devono sapere, come ben sanno, e devono dire, senza far finta di ignorare, che l’istituzione del Parco degli Iblei è una legge dello Stato e come tale esistente.
Sarebbe più giusto, più corretto e soprattutto più eticamente e socialmente rilevante che gli stessi, invece di dire cose che non stanno in terra, partecipassero attivamente a quel processo di condivisione e coinvolgimento delle forze sociali e politiche della Città per lavorare sui due elementi estremamente del Parco degli Iblei e cioè la sua perimetrazione ed il contenuto, nelle forme regolamentari, del Parco medesimo.
Questa sarebbe un’azione meritoria per la Città, anziché i proclami e le frasi allarmistiche che, per vicende legislative, né loro, né l’amministrazione comunale, né alcun cittadino possono modificare, in quanto già legge dello Stato, peraltro ufficialmente e pianamente condivisa anche dagli attuali esponenti di governo e della maggioranza politica a prescindere dal fatto che la legge fosse stata votata dall’altra parte politica.
Proprio la nascita di questa legge, attraverso un emendamento alla finanziaria, le cui modalità sono state fortemente criticate da questa amministrazione, in quanto frutto di un processo politico non proveniente dal basso, ha fatto si che l’amministrazione comunale, assieme a tutte le forze sociali e politiche della Città, si interrogasse proprio sui contenuti, nei termini suddetti, del Parco che, come emerso in tutte le sedi, si farà ma dovrà tenere conto delle svariate esigenze del territorio e dei cittadini.